Di Paola, il baritono che esporta la musica

Dopo ruoli di prestigio in teatri internazionali debutterà al San Babila di Milano "La lirica nasce come fenomeno popolare, voglio diffonderla nel mondo"

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di Sonia Ronconi

Gastone di Paola sarà al Teatro San Babila per la Tosca di Giacomo Puccini il 23 aprile. Baritono dalla possente voce di fama internazionale che ha cantato in moltissimi teatri in Italia e nel mondo (Germania, Polonia, Cina, Francia) e prossimo a impegni in Austria e Stati Uniti, tornerà a impersonare uno dei suoi personaggi preferiti, il barone Scarpia. Nella sua Milano. È il cantante considerato uno dei più incisivi e possenti baritoni verdiani di oggi, ma nel suo ricco repertorio troviamo tutti i più bei personaggi lirici che si possa immaginare. "Da sempre sono in prima linea per la diffusione della cultura Italiana nel mondo e, naturalmente della musica lirica, spesso prendo parte a produzioni in teatri che a torto vengono considerati minori, ma che sono invece alla portata del grande pubblico, riuscendo a rendere accessibile la grande musica a tutti".

"La musica lirica è nata come fenomeno popolare - spiega -, riuscendo addirittura a scuotere, in passato, istinti risorgimentali ed e giusto che torni al popolo". Anche durante il lockdown è stato attivo sui social pubblicando foto e video fatti in casa, per tenere vivo l’interesse sui teatri, usciti davvero malmessi dal periodo del Covid. Dopo una carriera nella musica leggera e nel musical, di Paola inizia gli studi di canto lirico nel 1999 come basso baritono debuttando dopo due anni nel ruolo di Don Giovanni a cui segue Figaro nelle nozze mozartiane. Nel 2013 è finalista del concorso internazionale “Boni” e vincitore del premio speciale come voce maschile. Fa il suo debutto come baritono nel ruolo del barone Duphol in Traviata, nel corso del quale ha l’onore di conoscere e ricevere apprezzamenti dal grande baritono Rolando Panerai, Shaunard in Boheme, Germont in Traviata, Alfio in Cavalleria Rusticana, conte di Luna in un Trovatore in forma di concerto. A questi ruoli seguono rapidamente Sharpless in Madama Butterfly, Aida, Attila, Don Carlo e Tosca. Apprezzato interprete internazionale affianca alla attività operistica una intensa attività concertistica in Italia e all’estero cantando in prestigiosi auditorium e teatri. Il sogno di Gastone? "Ho ancora molti obiettivi da raggiungere - conclude il baritono desiano - . Ci sono ancora molti templi della lirica da visitare. Mi piacerebbe che mia figlia mi accompagnasse in un concerto al pianoforte e in generale sogno che la lirica torni ad occupare quel ruolo di opera popolare che aveva un tempo. Oggi viviamo in una società che viaggia troppo velocemente e a volte è arida di sentimenti.

L’opera lirica nelle sue varie forme è una grande dispensatrice di emozioni siano esse divertenti o melodrammatiche e credo, che oggi più che mai ci sia la necessità di un sorriso o anche di una commovente emozione".