Desio, protesta per l'organico: ospedale paralizzato

Lunghe code e fino a tre ore di attesa agli ambulatori e al Cup

Protesta all'ospedale di Desio

Protesta all'ospedale di Desio

Desio, 26 giugno 2019 - Assemblea sindacale con gravi disagi per i pazienti, ieri mattina, all’ospedale di Desio. Tutti gli ambulatori e il Cup al piano terra sono rimasti bloccati fino a mezzogiorno, con centinaia di persone rimaste bloccate per due, tre ore, alcune anche ingessate, prima di poter finalmente effettuare o prenotare la propria visita. Una situazione esplosiva, con qualche momento di tensione, peggiorata dal terribile caldo fuori e in parte anche dentro la struttura. «Sono qui dalle 9 ed è quasi mezzogiorno – racconta un anziano – mi sembra una barzelletta. È assurdo».

«Ti curo ma protesto per poterlo fare meglio», è lo slogan nell’adesivo distribuito fuori agli utenti dai sindacalisti del Nursind, che hanno colorato con le loro baniere l’ingresso dell’ospedale. «L’incontro con il Prefetto a Monza non è servito - spiegano i sindacalisti Giuseppe Settani, Emanuele Lo Monaco e Antonio Colella - in tutti i reparti c’è una carenza cronica e grave, che si ripercuote sulle nostre condizioni di lavoro e quindi sulla qualità del servizio rivolto ai pazienti. Ci sono colleghi che hanno ancora 70, 80, 100 giorni di ferie da smaltire. Non è possibile andare avanti così».

La piattaforma di lamentele delle sigle sindacali è nota: già presentata durante l’assemblea al San Gerardo di Monza e sarà replicata il 28 giugno al Corberi di Limbiate. Tanti i punti evidenziati: «Aumento dei carichi di lavoro del personale; conseguente diminuzione della qualità dell’assistenza offerta alla cittadinanza; cronica carenza di personale infermieristico, sociosanitario, tecnico e amministrativo; demansionamento istituzionalizzato degli infermieri; straordinario programmato; aumento residui ferie non godute». E ancora, lamentano, la «probabile ricollocazione del personale tra le diverse Unità Operative senza logica di programmazione preventiva, la mancata comunicazione del piano ferie estivo, l’insufficiente o mancata informazione preventiva su contratti a termine e piano assunzioni 2019». La richiesta è quella di nuove assunzioni. La Direzione Generale della Asst Monza ha già precisato che le assunzioni aggiuntive e il monitoraggio delle degenze ospedaliere non evidenziano carenze: ad aprile l’assunzione di 45 figure dedicate al comparto dell’assistenza sanitaria contro 30 figure di personale fuoriuscito; a maggio 18 ulteriori assunzioni, 8 infermieri e 10 operatori socio sanitari. Inoltre, sempre il mese scorso, l’assunzione di altri 10 infermieri interinali per affrontare il periodo estivo.

«Come già ribadito - sottolinea l’Asst - nonostante la normativa nazionale e regionale imponga stringenti vincoli di budget sul costo del personale e limiti alla sostituzione del personale in uscita che non consentono di assumere più personale di quello che fuoriesce dall’azienda, la nuova Direzione ad oggi ha assunto 33 persone strutturate a tempo indeterminato in più rispetto a quelle fuoriuscite».