Caso Farfalle, Malagò: "Nessuno si erga a giudice, sbagliato anticipare conclusioni"

Il presidente del Coni alla vigilia del Consiglio federale che deciderà le sorti dell'allenatrice Emanuela Maccarani e dell'assistente Olga Tishina, deferite alla giustizia sportiva

Giovanni Malagò

Giovanni Malagò

Desio (Monza Brianza) - "Domani (giovedì 12 gennaio, ndr) c'è un Consiglio federale con uno specifico punto all'ordine del giorno. Ritengo che nessun dirigente sportivo debba pensare di diventare un giudice e neanche chi scrive sui giornali, ci sono persone preposte e preparate che con grande velocità devono dare risposte. E' sbagliato anticipare ogni conclusione, in un senso o nell'altro".

Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, parlando margine della firma di un protocollo in Tribunale a Milano, Il numero uno dello sport italiano è intervenuto 'caso Farfalle' che ha investito il mondo della ginnastica ritmica e che vede l'allenatrice Emanuela Maccarani e l'assistente Olga Tishina deferite dalla giustizia sportiva. Per Malagò è "impensabile che la giustizia sportiva non sia veloce, naturalmente deve essere anche brava ossia non deve sbagliare".