L’acqua frizzante al supermercato? "Introvabile, è come una caccia al tesoro"

Desio, da qualche tempo è diventata un’impresa trovare la minerale gassata: "Problemi con l’anidride"

Sugli scaffali dei supermercati trovare l’acqua con le bollicine è un’impresa

Sugli scaffali dei supermercati trovare l’acqua con le bollicine è un’impresa

Desio - "Scusi, ma l’acqua gassata?". Il carrello è pieno, ma ho lasciato lo spazio per infilarci due confezioni di acqua. Una naturale, una frizzante, per soddisfare tutti i gusti famigliari. Supermercato, a Desio. Uno dei più grandi, conosciuti e affollati (relativamente, oggi, visto il periodo). La corsia per dissetarsi è l’ultima. Poi si può tirare dritto verso le casse. Al primo impatto, sembra tutto normale. Una confezione da 6 di naturale è presto nel carrello. Poi parte la ricerca di quella frizzante. A casa, la gradiscono addirittura "frizzantissima". Una vasca, avanti e indietro, e non c’è. Può succedere, è così anche in altri supermercati per quella marca. Me ne faccio una ragione e punto su quella semplicemente frizzante. Un giro: niente. Due giri: niente. Ripulisco un attimo gli occhiali. O magari, penso, è il caldo che mi fa perdere i colpi. Incrocio uno dei responsabili vendita e la domanda nasce spontanea, "scusi, ma l’acqua gasata?". "Ehhhh, guardi... - mi risponde, iniziando a scrutare i bancali - è rimasta solo questa leggermente frizzante, o abbiamo l’effervescente naturale: purtroppo, niente frizzante, noi continuiamo ad ordinarla ma non arriva".

E come mai? "Indovini; il solito motivo, quello che succede nel mondo, gli aumenti dei prezzi, e in tanti hanno fermato la produzione". Fino a qualche settimana fa sembrava solo un’ipotesi lontana. Poi è arrivata la conferma di uno dei maggiori produttori italiani, la Sant’Anna: "Ho dovuto fermare le linee dell’acqua gasata, il 30% della nostra produzione - ha dichiarato all’Ansa il presidente del gruppo Alberto Bertone - l’anidride carbonica è diventata introvabile, i fornitori con cui abbiamo un contratto ci hanno spiegato che non conviene più produrla e hanno fermato gli impianti". Adesso sembra una sorta di "emergenza". Con i produttori di Co2 che preferirebbero orientarsi verso il mondo della sanità. Lasciando a secco le aziende dell’acqua e i consumatori. Vado in un altro supermercato di Desio e finalmente la trovo: ma sono solo un paio di marche, in mezzo a un "mare" di naturale. Ne parlo con qualche conoscente che abita in Brianza, per capire se anche loro hanno notato lo stesso problema: "Io ormai prendo solo l’acqua dalle casette dove è gratis, anche la gassata", mi dice uno. "Io ho messo l’impianto a casa, che me la fa, ero stufo di tutti quei carichi da fare e di essere invaso dalle bottiglie di plastica". Ok, beviamoci su: finché si può.