"Datemi i soldi o vi ammazzo" Due anni di terrore in famiglia

Maltrattava e minacciava gli anziani genitori per avere il denaro per droga e alcol. In cella un ventottenne: a chiedere aiuto la sorella, stanca delle sopraffazioni

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di Sonia Ronconi

"Stasera vi ammazzo, se non mi date i soldi spacco tutto, vi ammazzo tutti". Con queste parole terrorizzava ed estorceva denaro ai genitori, finché la sorella ha detto basta e lo ha denunciato.

Gli uomini dell’Arma di Seveso hanno fatto scattare le manette al 28enne sevesino in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Monza.

Contro di lui sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per i reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi e di estorsione.

Vittime dalla primavera del 2020 ad oggi i genitori di 71 e 73 anni e la sorella 31enne. Il giovane, sotto l’effetto di alcol, psicofarmaci e sostanze stupefacenti, avrebbe insultato e minacciato i propri familiari, arrivando in preda al delirio di rabbia anche a spintonarli, a mettere le mani al collo della madre e a spaccare oggetti, tra cui il telefono della sorella, e a rubare il denaro prelevato dalle loro borse.

In queste ripetute occasioni, a carattere pressoché quotidiano, a causa del clima di terrore che nel tempo si era creato tra le mura domestiche , i familiari erano costretti ad allontanarsi da casa o a chiudersi a chiave in camera.

I genitori e la sorella erano costretti a subire continue aggressioni fisiche e morali e a vivere in uno stato di perenne esaurimento fisico e psicologico.

I familiari sarebbero stati costretti a consegnargli svariate somme di denaro per il pagamento di debiti e per acquistare alcol e sostanze stupefacenti. Poi la decisione di chiedere asiuto. La sorella durante le ultime elezioni amministrative ha avvicinato un carabiniere della Compagnia di Seregno in servizio di vigilanza ai seggi elettorali.

Rassicurata dalla divisa, la giovane donna ha raccontato al militare lo stato di grande apprensione in cui lei e i suoi genitori si trovavano a causa delle molteplici richieste di denaro del fratello, che poi sfociavano sempre in atti di violenza e, in taluni casi, a rischio della loro vita.

Dopo quel primo contatto, la 31enne e i genitori sono stati invitati in caserma, dove hanno formalizzato la denuncia e raccontato i dettagli di anni di violenze fisiche e psicologiche.