Dai Dj il buon esempio per fare pace con la natura

La Nazionale disc-jockey pianta tre ulivi nel parco di Villa Borromeo. Prima tappa italiana della marcia green contro il cambiamento climatico

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di Barbara Calderola

"La tragedia della Marmolada ci dice che non possiamo più aspettare". Amerigo Provenzano, capitano e beniamino della Nazionale Dj, tiene in mano uno dei tre ulivi piantati insieme ad altri celebri colleghi nel parco di Villa Borromeo a poche ore dalla strage sulle Dolomiti, "segno inequivocabile dei danni causati dal cambiamento climatico".

Dalla Brianza parte la linea verde che unirà tutto il Paese con la campagna ideata da Laboratorio Imago e interpretata dagli artisti "per sensibilizzare la gente su un tema che riguarda noi e le generazioni future", spiegano i disc-jockey che hanno sposato la causa ribattezzata “We take Root“. Così nel fine settimana “hanno messo radici“ ad Arcore. E da qui, nel cuore della Brianza, è partita la staffetta che li porterà in tutta Italia, dove in tante tappe fra grosse città e provincia ripeteranno il piccolo, grande gesto che vuole far riflettere tutti. Seguendo un refrain in voga qualche anno fa la squadra ha deciso che "si può dare di più" ed ecco che accanto all’impegno in campo sociale che va avanti da decenni i “Ragazzi della Notte“ si sono trasformate in sentinelle verdi.

A "sporcarsi le mani" di terra in questa prima “fermata“ insieme al Capitano, Dj Jump, nome d’arte di Gianpaolo de Cesare, e Dj Nitro all’anagrafe Nicola Panza. Sono stati loro insieme a tutti i compagni a lanciare il grido "salviamo il pianeta e la nostra specie".

Le partite di beneficenza e le piantine di ulivo torneranno presto a Busto Arsizio e poi a Firenze, "prossime mete di un tour che ci vedrà girare il Paese da Nord a Sud con la missione di far breccia nell’indifferenza – spiega Claudio Martini della Nazionale – Questa iniziativa nasce nel cuore di quella tanto vituperata movida, che in questi anni è stata confinata all’oblio. E pensare che la musica è vita: accompagna l’uomo da prima che iniziasse a cercare una grotta o che si desse un’idea di civiltà".

Alla cerimonia anche il sindaco Maurizio Bono che condivide la battaglia: "Siamo onorati di inaugurare questo percorso", ha detto prima di scattare la foto ricordo destinata a entrare negli annali della città.