
Dai cinquantini alle regine del deserto Alex e Luca, ’soci’ di avventura "Raid sulle dune sognando la Dakar"
I loro obiettivi sono tre: "Non farci male, divertirci e arrivare fino alla fine". Poi ci sono "quelli non dichiarati: chiudere nella prima metà della classifica e stare davanti al mio ’socio’". Ambizione reciproca. Alex “Pit“ Petersen e Luca Zussino sono ’soci’ da una vita. Amici fin dai tempi dei cinquantini a 14 anni. I motori sono la passione che li unisce. Due ruote, rigorosamente tassellate per “mordere“ le dune dei deserti africani. Tunisia Tuareg Rallye e Desert Challenge e adesso il Morocco Desert Challenge. Domani la prima tappa di un raid estremo di quasi 3mila chilometri tra Agadir e Merzouga: 77 piloti tra moto e quad provenienti da 17 nazioni, otto tappe sino a fine mese. Alex in sella alla sua “queen“, una Husqvarna 450 Rally, Luca con una Honda Rally sempre quattro e mezzo. "Noi la prendiamo sempre come una vacanza, anche se poi quando sei lì l’adrenalina ti sale, l’istinto della competizione ti parte e allora cerchi sempre di sfidare i limiti", ammettono entrambi. Il terreno che dovranno affrontare è un punto interrogativo: "Io non ci sono mai stati in Marocco, Luca solo da turista, sarà una bella sfida", racconta Petersen.
Pietre, zone veloci e dune come palazzi, cercando di non insabbiarsi, di non cadere e di non perdersi. Hanno passato l’inverno ad allenarsi macinando chilometri con il motocross, ma "le preoccupazioni sono sempre tante – confessano –. Il meteo che cambia tanto la consistenza del terreno, guasti o rotture". La tensione è tanta, "i rischi ci sono". Alla “vacanza“ in moto non ci rinunciano. Sempre con cuore aperto e cervello acceso. Mai abbassare la guardia. Per correre nel deserto non basta avere talento e coraggio. Veloci, a volte lenti, inseguono la loro passione ascoltando il suono schietto delle loro moto. Anche 8 ore in sella ogni giorno. Alla sera i “cavalieri“ del deserto riposeranno in tenda. Ogni mattina si butta lo sguardo oltre l’orizzonte. Per ora quello del Marocco, ma sul navigatore di Alex e Luca c’è già un’altra missione: "Vorremo riuscire a fare l’Africa Race a fine anno, una gara che ricalca la vecchia Dakar degli anni Ottanta e Novanta tra Marocco, Mauritania e Senegal". E poi, resta il sogno della Dakar, gara impegnativa e costosa, ma alle porte dell’avventura vogliono provare comunque ad arrivarci.