Cresce la corsa ai mutui per comprare casa

La crisi non ha frenato la tendenza, con importi in aumento del 2,2% . In Brianza la domanda media di finanziamento è di 144mila euro

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di Martino Agostoni

Non importa che il 2022 sia iniziato con la nuova incertezza della guerra né che i tassi di interesse siano in aumento, dopo gli ultimi 2 anni di emergenza sanitaria e prima ancora di una lunga crisi economica, c’è voglia di cambiare, di avere una nuova casa o spazi diversi.

E a Monza e in Brianza i segnali del mercato immobiliare sono tutti in ripresa e assieme crescono le domande di mutuo e pure gli importi medi richiesti alla banca per poter acquistare la nuova abitazione desiderata. Un indicatore della situazione del mercato dei mutui per gli immobili residenziali in Lombardia, con il dettaglio di ogni provincia compresa Monza e Brianza, arriva dall’ultima l’analisi del settore condotta da Facile.it e da Mutui.it, due siti specializzati nella comparazione dei preventivi di mutui proposti dai diversi istituti bancari. Ed emerge che nel corso dei primi 7 mesi del 2022, nonostante la crisi ucraina e i rialzi dei tassi, l’importo medio richiesto dagli aspiranti mutuatari è aumentato del 2,2% a livello regionale rispetto all’anno precedente, arrivando a una domanda media di finanziamento di 156.271 euro. E se ovviamente la piazza di Milano è quella dove i costi degli immobili sono maggiori e di conseguenza sono più alti anche gli importi richiesti per i mutui, l’area di Monza e Brianza è la terza per valore più alto rilevato nella regione (seconda è Como) con i brianzoli che hanno bisogno mediamente di 144.169 euro di prestito bancario per cambiare casa o comprare la prima.

Ma l’incertezza generale si fa comunque sentire e soprattutto il timore di futuri rincari ha spinto molti richiedenti a valutare nuove tipologie di mutuo tanto è vero che, a luglio 2022, il 32% delle domande di finanziamento raccolte da Facile.it sul territorio e presentate alle banche è stato per un mutuo a tasso variabile con cap, quindi con un tetto, una percentuale ritenuta notevole dagli esperti perché solo fino a pochi mesi fa il 90% dei richiedenti voleva il fisso. Invece a luglio le richieste di mutui a tasso fisso sono calate al 22% del totale, mentre la quota di quelle a tasso variabile (senza tetto) si è attestata intorno al 44%. Cambia anche l’identikit del richiedente tipo: adesso l’età media di chi ha presentato domanda di mutuo dall’inizio dell’anno è di 36 anni e mezzo, valore in netto calo rispetto agli oltre 39 anni rilevati nel 2021. Ad incidere sul calo dell’età media è stato l’aumento dei richiedenti under 36 lombardi che, nei primi sette mesi dell’anno, hanno rappresentato il 55% della domanda. La durata media dei mutui è salita a 25 anni (era poco più di 23 e mezzo lo scorso anno) mentre è in calo il valore degli immobili oggetto di mutuo, sceso a circa 216mila euro (-6%) a livello regionale.