Covid, primi vaccinati in Brianza: "La luce in fondo al tunnel"

Con l’iniezione a Matteo Cesana, responsabile delle Emergenze del San Gerardo, è cominciata la campagna di immunizzazione della popolazione

Matteo Cesana, responsabile delle Emergenze del San Gerardo

Matteo Cesana, responsabile delle Emergenze del San Gerardo

Monza, 28 dicembre 2020 - Si chiama Matteo Cesana, ha 42 anni, e da dieci mesi combatte contro il Covid: è responsabile del servizio d’emergenza del San Gerardo. Da marzo, ha gestito 5mila casi. Ieri, il suo nome è entrato nella storia di questo territorio: è il primo vaccinato contro il nuovo Coronavirus della Brianza, una delle zone più colpite dalla seconda ondata. «Finalmente abbiamo un’arma vera contro il virus», dice. Dopo di lui è toccato a un’altra trentina di persone fra medici, infermieri, tecnici, autisti, volontari «una selezione di tutte le figure in prima linea dallo scoppio della crisi sanitaria», spiegano Mario Alparone, Nunzio Del Sorbo e Silvano Casazza i direttori della sanità del territorio. Il primo guida Monza, che ha ospitato l’avvio della campagna di immunizzazione, «la luce in fondo al tunnel», il secondo Vimercate, il terzo Ats. Insieme, hanno combattuto contro un nemico sconosciuto e insieme lanciano la controffensiva al Sars-Cov-2. 

L’entusiasmo si attenua solo davanti al ricordo delle 1.122 vittime: 357 solo in città. Il V-Day «è per loro», dice Alessandro Manzoni, infermiere-testimonial, anche lui immunizzato da ieri, che invece è riuscito a sconfiggere la polmonite e che ai negazionisti dice: «La verità è sotto i nostri occhi: non chiudeteli». Parole quasi sussurrate, che seguono l’invito del sindaco Dario Allevi «a convincere il 53% scettico sul vaccino con l’arte della persuasione, senza arrivare al braccio di ferro». Ma che l’unica «strada per venirne fuori sia questa» è stato ripetuto anche dal vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, alla cerimonia di avvio della campagna. Sulla malattia si è lavorato, e tanto: «I tempi medi di degenza sono scesi del 38% e il tasso di letalità è più che dimezzato dalla primavera a oggi, dal 23% al 10», «ma la vera svolta scatta adesso».

Ne è convinto Carlo Maria Teruzzi, presidente dell’Ordine dei medici di Monza, che ha rivelato l’esito di un’indagine interna: oltre il 90% dei colleghi è pronto a vaccinarsi, dobbiamo lavorare sul resto». Per Casazza le parole che incorniciano una giornata già entrata negli annali sono «speranza e vita», dopo tanto dolore. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria parla anche del «Modello Brianza», «un mix di integrazione ed eccezione alla regola: qui, su 27mila malati, 9mila sono stati curati dal medico di famiglia e il raccordo con il territorio è stato essenziale: centri Covid e la centrale operativa unica, la task-force che valuta ogni paziente qualsiasi percorso segua, ne sono la prova». Chiude Del Sorbo: «Senza squadra non saremmo arrivati, qui. E’ stato un impegno corale che ci ha portato a non respingere nessuno neanche nei momenti peggiori. Né a Vimercate, né a Monza».