Covid, la lettera d'allarme di novanta presidi: così la scuola rischia lo stop

Prof in isolamento come i ragazzi, a casacata l'interruzione del servizio. Si reclamano indicazioni chiare per non sigillare tutte le classi

A scuola con la mascherina

A scuola con la mascherina

Monza, 26 febbraio 2021 - Pandemia Covid: se uno studente è positivo vanno in quarantena tutti i docenti della classe e, a cascata, restano a casa tutte le classi senza docenti: si rischia l’interruzione di servizio. Sono circa 140 le classi in quarantena in Brianza, dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, di cui 25 a Monza. Ma la situazione si sta complicando nelle ultime ore, per via della nuova direttiva di Ats Monza e Brianza rispetto alla gestione degli insegnanti. All’inizio delle settimana il portale Ats richiedeva di inserire nel modulo di tracciamento tutti i docenti entrati nella classe dove c’è un positivo per disporne la quarantena. Per la scuola primaria si tratta di una maestra, per la scuola superiore diventano almeno 7 o 8. Mercoledì, in tarda serata, Ats ha modificato tale indicazione, richiedendo di inserire nel modulo di tracciamento i docenti. Poi spetterà ad Ats stessa decidere caso per caso e comunicare ai presidi quali insegnanti rimarreanno in quarantena.

«Siamo favorevoli a una grande attenzione alla salute – commenta Paola Nobili, dirigente del liceo artistico Modigliani di Giussano, scuola capofila per la zona 28 – ma abbiamo bisogno di indicazioni chiare e stabili per organizzare l’attività scolastica. Per questo abbiamo inviato alla direzione di Ats una lettera firma da 90 presidi della Brianza, tra scuole pubbliche e paritarie, per chiedere risposte univoche e ufficiali".

Nelle ultime ore la patata bollente è passata alla Regione, che si deve pronunciare ufficialmente ma confermando le indicazioni di Ats Monza, come spiega Guido Garlati, dirigente del Mosè Bianchi, capofila per la zona 27, cioè Monza e dintorni: "Abbiamo due classi in quarantena da mercoledì, che hanno trascinato in confinamento 16 docenti per 11 giorni. Considerato che per i primi 10 giorni di assenza non possiamo nominare supplenti, ecco che devo tenere a casa con la Dad 27 classi, perché non ho i docenti per la sorveglianza".

Non si tratta dunque di 27 classi con Covid – circa il 30% che basterebbe per legge a chiudere la scuola – ma solo classi senza sorveglianza che perciò non possono far lezione in presenza. Basta che il prof sia un’ora in una classe con un positivo e scatta la misura cautelativa. Ritorna attuale la richiesta dei docenti di essere fra i primi vaccinati. Intanto, secondo le indicazioni di Ats, la scuola comunicherà giorno per giorno quali mezze classi possono venire a scuola. A questo punto, i presidi propendono per un ritorno totale alla Dad, ma i genitori si oppongono. Il movimento “La scuola è solo in presenza“ sarà ancora in piazza questa sera alle 17.30 sotto l’Arengario. "Abbiamo inviato una lettera aperta al presidente Mario Draghi e al ministro dell’Istruzione – scrivono i genitori – ricordando che le scuole sono luoghi sicuri".