Covid, virus nella saliva: diagnosi più veloci

Il 26enne Dario Bertazioli analizza i dati della ricerca: ha partecipato a uno studio apparso su Scientific Reports

Dario Bertazioli si occupa di dati

Dario Bertazioli si occupa di dati

Solaro (Monza e Brianza) - «La saliva contiene tantissime informazioni sul nostro stato di salute, si tratta solo di riuscire ad analizzarle tutte e in tempi rapidi". Parola di Dario Bertazioli, 26 anni, neolaureato in “Data science“, oggi ricercatore universitario e protagonista insieme a un team di eccellenze di una scoperta importantissima per la lotta al Covid. A cominciare dalla diagnosi precoce. Si chiama “Spettroscopia Raman“ il procedimento che, basandosi solamente sul prelievo di saliva, è in grado di trovare traccia del virus anche dopo l’esito negativo del tampone molecolare e di rivelare la gravità della patologia respiratoria nonché il tempo trascorso dall’infezione, permettendo di orientare da subito il percorso terapeutico più appropriato.

È il risultato della collaborazione fra clinici e ricercatori dell’Irccs di Milano della Fondazione Don Gnocchi e dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, cui ha partecipato anche il giovane solarese. Lo studio ideato e coordinato da Labion - Laboratorio di Nanomedicina e Biofotonica Clinica della Fondazione, guidato da Marzia Bedoni, è stato pubblicato sulla rivista “Scientific Reports“ del gruppo Nature. Dario, che ha sempre vissuto a Solaro, non è un medico, ha preso la laurea triennale in Fisica alla Bicocca, poi per la magistrale si è fatto affascinare dal corso di laurea in “Data Science“, ovvero analisi dei dati, che ha completato lo scorso anno, restando in università per la ricerca. Lui si occupa di dati. Migliaia, milioni di dati, da selezionare, analizzare e comparare il più velocemente possibile.

«Con questo metodo, attraverso la saliva, si raccoglie una mole impressionanti di dati, difficile da analizzare e per questo affidata a delle macchine – racconta Bertazioli – Attraverso processi di machine learning, in quello che più genericamente si definisce intelligenza artificiale, riusciamo a fare analizzare al computer miliardi di dati in tempi rapidissimi, trovando analogie che l’uomo non sarebbe in grado di trovare". Per questo il lavoro del solarese e della sua insegnante Enza Messina, che fa parte del team multidisciplinare che ha lavorato alla ricerca insieme a medici e biotecnologi, è essenzial e. "Questo progetto, molto interessante, è partito a settembre del 2019, cioè prima della pandemia, per indagare l’insorgenza di alcune malattie come la Sla e il Parkinson. Poi ci si è resi conto che lo stesso metodo poteva essere efficace anche per il Covid e così nell’ultimo anno ci si è concentrati soprattutto su quello". La sindaca Nilde Moretti ha incontrato il giovane ricercatore solarese e si è complimentata pubblicamente con lui. "Ritengo che Dario sia una vera e propria eccellenza solarese. Sono orgogliosa del suo lavoro e dei suoi straordinari risultati e per questo ho voluto incontrarlo e complimentarmi personalmente con lui. Mi auguro che la storia del suo impegno sia presa a esempio da tanti giovani studenti".