Covid, cure gratis ed esenzione: primo round alla paziente 1

Morena Colombi aprì il blog “Noi che il Covid l’abbiamo sconfitto“ E ora il Governo destina 50 milioni per gli strascichi della malattia

Morena Colombi scoprì di essere positiva il 14 febbraio 2020

Morena Colombi scoprì di essere positiva il 14 febbraio 2020

Agrate Brianza (Monza e Brianza) - Cure gratuite ed esenzione per i long-Covid, la paziente 1 della Brianza vince il primo round della battaglia per chi non riesce a liberarsi dal virus. "Grazie ministro, ma è solo l’inizio", dice Morena Colombi, l’operaia della Intercos di Agrate che il 14 febbraio 2020 scoprì di essere positiva al Sars-Cov 2 aprendo la lunga scia di casi che arriva sino a oggi. Ai più gravi, Roberto Speranza ha destinato 50 milioni di euro, "ma le misure riguardano solo chi è finito in corsia. Invece bisogna allargare la platea anche agli altri: 4 milioni di persone aspettano risposte. Finora abbiamo provveduto a pagare visite e medicine, ma non ce la facciamo più. È troppo costoso".

Tutto nasce dal blog “Noi che il Covid l’abbiamo sconfitto“, aperto dalla lavoratrice 59enne nel luglio 2020. "La polmonite non risulta più dal tampone, ma ci sono mille strascichi e il ritorno alla normalità è una chimera". In pochi giorni su Internet si erano aggregati a frotte, oggi sono 17mila. La piazza virtuale cattura l’attenzione del Governo e Marina viene ascoltata dal viceministro Pierpaolo Sileri. Se si è arrivati allo stanziamento di un pezzettino il merito è anche suo e del gruppo che da mesi cerca di spiegare cosa sia "l’infezione che non passa mai". Stanchezza cronica, respiro che manca al minimo sforzo "i segnali che ci accomunano". La paura di ritrovarsi a combattere con il Sars-Cov 2 dopo averlo sconfitto una volta è sempre dietro l’angolo.

«La verità è che molti non ne escono definitivamente, servono ricerche. La nostra esperienza è preziosa, illumina uno dei tanti coni d’ombra della malattia che ha cambiato il mondo, è una scintilla. Ma senza un programma di sorveglianza a lungo termine resteremo soli. E siamo tanti. Abbiamo bisogno che qualcuno si occupi di noi in pianta stabile. Sono passati 15 mesi e ci sono tante cose da fare: ma la priorità è prendere per mano chi non riesce ad andare avanti per le conseguenze con cui è costretto a convivere giorno dopo giorno". Il blog è servito "ma non dobbiamo fermarci. I problemi sono troppi. Anche di carattere piscologico. L’isolamento è stato una prova difficile. Non oso pensare cosa abbia provato chi è finito in rianimazione appeso a un filo".