Coronavirus, addio al pediatra di Desio Luciano Riva: curò generazioni di bimbi

Aveva 92 anni. Formò centinaia di infermieri. Con il fratello cardiologo ha fatto la storia dell’ospedale

Luciano Riva, tra i primi a consentire alle mamme di stare accanto ai neonati

Luciano Riva, tra i primi a consentire alle mamme di stare accanto ai neonati

Desio (Monza e Brianza), 31 marzo 2020 - Desio piange Luciano Riva, medico pediatra, ex primario all’Ospedale di Desio spirato sabato a mezzogiorno al Sacco di Milano. Aveva 92 anni e dalle sue mani sono passate intere generazioni di bambini desiani e delle città limitrofe. Laureatosi nel 1952 alla Statale di Milano in Medicina e Chirurgia, si specializza nel 1956 in Puericultura e nel 1978 in Pediatria. Dopo una breve parentesi a Carate, è a Desio, la sua città, dove lascia un segno indelebile diventando nei primi anni Sessanta primario in Pediatria di cui inaugura nel 1968 il nuovo reparto con Neonatologia. Sempre aperto alle innovazioni, è tra i primi - negli anni ‘80 – ad aprire il reparto ai genitori permettendo alle mamme di stare accanto ai figli durante la degenza e negli anni ’90 promuove la pratica del rooming-in con mamma e neonato nella stessa stanza fin dalle prime ore dopo la nascita. Ha messo al servizio le sue conoscenze formando centinaia di infermieri alla scuola dell’Ospedale di Desio.

Va in pensione nel 1992 ma continua l’attività privatamente nello studio in centro città dove conserverà nel suo archivio cartaceo le cartelle cliniche di migliaia di bambini scritte di suo pugno. Lo ricorda con affetto il dottor Rudy Malberti, in prima linea nell’emergenza Covid-19: "Con il fratello Domenico, cardiologo, ha fatto la storia del nostro ospedale. Grazie a loro, sono cittadino di Desio nel lontano 1956, anno della mia nascita a Pavia, con il mio gemello Lanfranco. Lavoravano presso l’ospedale di Pavia e, dopo una domanda fatta da due sorelle di Desio per poter adottare un figlio proposero noi due".

Il coronaviorus si è portato via anche Don Pino Marelli, l’ex parroco di Concorezzo. Aveva 80 anni. Da giorni era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cinisello Balsamo. Non ce l’ha fatta neppure un dipendente della STMicroelectronics di Agrate Brianza: "Purtroppo siamo stati avvisati domenica mattina del decesso del collega di cui lo scorso 23 marzo avevamo avuto conferma dell’esito positivo del test", fa sapere l’azienda. Aveva lavorato nel suo ufficio sino a venerdì 28 febbraio. Dopo una settimana di ferie ha avvisato di non stare bene. "Il 18 marzo siamo stati informati del suo ricovero in ospedale".