Coronavirus, controlli a raffica a Monza: così si tiene a bada il Covid

La polizia locale ha diviso la città a scacchiera, oltre 4mila persone passate al setaccio, vigili anche nelle corsie dei supermercati

Polizia Locale

Polizia Locale

Monza, 2 aprile 2020 - Le pattuglie e le Unità mobili coprono l’intera città battendo strade, vicoli, piazze, giardini. E anche supermercati, nei parcheggi e pure tra le corsie. Gli agenti della polizia locale si dividono il controllo di Monza come fosse divisa a scacchiera insieme con le altre forze dell’ordine, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia provinciale. Sotto il coordinamento della Prefettura. Turnano giorno e notte. Anche se i numeri degli organici richiedono sacrifici straordinari. I circa 100 vigili in servizio a Monza lavorano senza sosta. In attesa di una ventina di rinforzi da un nuovo bando di reclutamento. Eppure a oggi, dopo una manciata scarsa di settimane, sono già 4.343 le persone controllate in città (77 le denunce penali, 17 le sanzioni amministrative), verificate 1.079 autocertificazioni e ispezionati 849 esercizi commerciali (3 sanzioni).

"La situazione in giro è sotto controllo, non ci sono più gli assembramenti che riscontravamo i primi giorni di limitazioni agli spostamenti", fa il punto il comandante della polizia locale, Pietro Curcio. Ogni giorno fa il punto con l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, e con il sindaco Dario Allevi. I dati degli ultimi giorni stanno restituendo l’immagine di una città semi deserta. Ma poi arriva "una maledetta circolare che rischia di vanificare quello fatto fino ad ora", sbotta il primo cittadino.

E "non è la prima volta che succede". L’interpretazione che il Governo fornisce della norma che vieta di uscire di casa, dà il via libera alle passeggiate vicino a casa di un genitore con i propri bambini. "Ma questi non si rendono conto dell’effetto pericoloso che provocano queste circolari sui territori - continua furioso il sindaco -. Dovrebbero smetterla di fare un passo in avanti, poi uno indietro, il giorno dopo uno a destra e poi uno a sinistra. Era successo con le attività sportive, adesso con le passeggiate". Per questo "sarebbe delittuoso buttare a mare l’enorme lavoro fatto da parte di tutti, quindi qui fino a domenica compresa rimane in vigore l’ordinanza regionale che non permette a nessuno di uscire per svago".

Sa bene il sindaco che "chiediamo ancora un piccolo e speriamo ultimo sacrificio. Vedremo in questo fine settimane come saranno definite le proroghe già annunciate dal ministero della Salute". Ne ha parlato anche ieri pomeriggio nella quotidiana videochiamata con il prefetto Patrizia Palmisani e i rappresentanti della sanità brianzola e delle forze dell’ordine: "Così abbiamo ribadito a tutti coloro che sono impegnati nei controlli che la passeggiata attorno a casa con i propri figli per ora non è consentita. Dove il Governo non ha avuto il doveroso coraggio, dobbiamo essere noi a usare il buonsenso". Per ora i monzesi lo stanno usando. Il sindaco e l’assessore lo hanno voluto verificare di persona ieri, nel giorno del 152° anniversario di fondazione del corpo di polizia locale di Monza. Una mezza giornata insieme alla pattuglia dei vigili impegnata nel turno di controlli.

San Rocco, Cederna, piazza Castello e l’ingresso secondario della stazione fe rroviaria già presidiato dalla polizia di Stato. All’Esselunga di San Fruttuoso a metà mattina la coda dei clienti è già lunga almeno un centinaio di metri. Ordinata. Gli agenti controllano che la distanza minima di sicurezza sia rispettata. Anche tra le corsie verificano che non si creino assembramenti davanti a banchi e scaffali. La corsa forsennata dei primi giorni dell’emergenza è passata. Oggi la spesa media è tra i 100 e i 120 euro. Una spesa di una settimana circa, per evitare di andare al supermercato tutti i giorni come invece accadeva all’inizio. E per metà della settimana prossima, a proposito degli aiuti decisi dal Governo "saremo in grado di definire quanti monzesi potranno ricevere i buoni spesa - anticipa il sindaco -. Non torno a commentare l’importo di 651mila euro che è stato attribuito alla città di Monza, assolutamente insufficiente, ma voglio evitare che ci possano essere casi di cittadini che si sentano più o meno fortunati. L’idea è di riuscire a dare tra i 200 e i 300 a circa 3mila delle 56mila famiglie monzesi. Cerchiamo di andare in aiuto a chi ne ha più necessità".

Lo ribadisce anche il comandante della polizia locale ai dipendenti dell’Ufficio postale centrale di corso Milano. Ingressi contingentati, lunghe code e tensioni al momento della chiusura. Per questo "noi passiamo periodicamente con le nostre pattuglie e comunque siamo pronti per qualsiasi necessità".