L’App degli spostamenti made in Brianza che combatte il coronavirus

Si chiama Coronavirus#andràtuttobene ed è stata pensata da un ingegnere di Cesano insieme ad alcuni colleghi indiani

Antonio Di Ninno, informatico e creatore di applicazioni

Antonio Di Ninno, informatico e creatore di applicazioni

Cesano Maderno (Monza e Brianza) 24 marzo 2020 - Brianza e India uniti contro il Coronavirus: nasce un’app per geolocalizzare gli spostamenti di chi è risultato positivo al virus arrivato dalla Cina. Si chiama Coronavirus#andràtuttobene l’app ideata e realizzata da Antonio Di Ninno, informatico e creatore di applicazioni residente a Lainate ma che lavora in città e collabora con diverse aziende a livello internazionale.

Il professionista brianzolo, in collaborazione con un team di specialisti indiani, ha trasformato il progetto in realtà. Il processo è molto semplice: scaricando gratuitamente l’App sul cellulare (la versione è accessibile sia da Android sia da Ios) e attivando il blutooth e la posizione gps è possibile monitorare e caricare su un data base gli spostamenti della persona negli ultimi venti giorni, che corrispondono al tempo di incubazione del Coronavirus. In modo tale che quando un paziente risulta positivo è possibile, attraverso la banca dati dei suoi spostamenti, rintracciare tutte le persone che sono entrate in contatto con lui, avvisandole.

«L’idea è nata per caso all’inizio della pandemia - spiega Antonio Di Ninno -. Ho visto con piacere che progetti simili sono stati messi a punto anche in Corea, e li stanno analizzando anche colleghi italiani. Anche noi, informatici e tecnici, dobbiamo fornire il nostro contributo in questa battaglia che mette a rischio la salute delle persone". Di Ninno, che collabora con esperti di tutto il mondo, si è perciò messo al lavoro per sviluppare questa App, con l’obiettivo di metterla gratuitamente a disposizione della Regione Lombardia (o del Governo) per una mappatura degli spostamenti delle persone, individuando con facilità chi è entrato in contatto con un Covid positivo.

"Questa applicazione, a differenza della semplice mappatura attraverso le celle telefoniche, permette di rintracciare persone che hanno avuto distanze molto ravvicinate, di pochissimi metri", precisa. Naturalmente tutti i dati sensibili vengono gestiti esclusivamente da una banca dati centrale affidata agli organi istituzionali. "Quando una persona scarica l’applicazione deve registrarsi confermando le autorizzazioni principali all’utilizzo del gps e del bluetooth - precisa -. L’app cercherà costantemente i dispositivi vicini, e quindi le persone, e quando si avvicineranno verranno scambiate all’interno delle app data, ora, ubicazione e stato attuale dell’infezione".

Se la persona rimane infettata da Covid-19 tutte le persone che si sono ritrovate nelle sue vicinanze negli ultimi venti giorni potranno essere conosciute dall’applicazione, condividendo i dati con gli organi istituzionali in modo da intervenire tempestivamente con la quarantena preventiva.

«Credo molto in questo progetto - aggiunge Di Ninno -. I colleghi indiani, contattati l’altra sera, in pochissime ore hanno già messo a punto l’applicazione che stiamo testando. C’è stato un lavoro di grande sinergia e di collaborazione: non appena ho lanciato la proposta gli informatici indianihanno sposato la causa mettendo gratuitamente a disposizione le loro competenze per fermare questa maledetta pandemia". Un’app che verrà utilizzata anche in India.