Coronavirus, telefono amico per gli anziani soli a Monza

Tre numeri per le diverse esigenze: spesa a casa, compagnia e rassicurazioni

L'assessora alle Politiche sociali di Monza, Désirée Merlini

L'assessora alle Politiche sociali di Monza, Désirée Merlini

Monza, 8 marzo 2020 - Il cellulare dei servizi sociali ha già iniziato a squillare. È un numero di telefono (334 6311270) che risponde dal lunedì al venerdì, dalle 9 a mezzogiorno e dalle 13 alle 17. Il Comune lo ha attivato in settimana per creare un canale preferenziale dedicato agli anziani.  Perché in queste settimane di emergenza sanitaria sono proprio loro, gli over 65, le persone più a rischio. Che in una città di oltre 124mila abitanti come Monza sono 30.636, ovvero il 24,7% della popolazione. Di questi, gli over 75 sono 16.988 (il 13,7%). E ancor più fragili sono gli anziani che vivono soli: 9.284 over 65 e 6.313 over 75 (13 ultracentenari, mille tra i 90 e i 99 anni, 3.556 fra gli 80 e gli 89 anni, 1.744 tra i 75 e i 79 anni). Già l’8% degli ultra settantacinquenni che vivono soli sono seguiti dall’Ufficio Anziani del Comune, ma "in questo periodo particolare abbiamo l’esigenza di non abbandonare nessuno, a maggior ragione perché per esigenze sanitarie è stata disposta la chiusura dei centri anziani e quindi il blocco di tutte le iniziative", la linea dell’assessora alle Politiche sociali di Monza, Désirée Merlini .

Mercoledì, dopo che nella notte era arrivata la conferma dei primi quattro casi accertati di contagio da Covind-19 in città, insieme con il sindaco Dario Allevi ha incontrato i rappresentanti della rete di cooperative, associazioni, parrocchie e aziende che si occupano di anziani per lanciare sul territorio azioni concrete e di supporto. "Da una parte abbiamo una fascia di persone che devono limitare la socializzazione, dall’altra ci sono gli anziani confinati al proprio domicilio perché magari sono entrati in contatto con persone risultate poi positive al coronavirus - spiega l’assessora -. Per questo ci stiamo impegnando per mettere a sistema servizi che siano in grado di supportare gli anziani in questo periodo temporaneo, anche consegnando a domicilio, se necessario, i farmaci o la spesa".

Il primo passo è stata l’attivazione di una linea telefonica dedicata in aggiunta ai numeri Filo d’argento che già l’associazione Auser gestisce: per chiamate da telefono fisso 800995988 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18); per chiamate da cellulare 039 2454544 (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18). Telefoni di compagnia a cui già diversi cittadini si stanno rivolgendo per avere informazioni su come comportarsi e anche solo per scambiare due chiacchiere. "C’è innanzitutto un bisogno di sentirsi rassicurati in questo momento difficile, anche da un punto di vista psicologico non soltanto esclusivamente pratico", le parole di Désirée Merlini. Che, proprio per dare una risposta alle necessità quotidiane, conferma la possibilità di richiedere anche i pasti a domicilio (con una tariffa in base all’Isee) per chi è solo e non ha la possibilità di uscire. Fermo restando che "chi sta poco bene, chiunque indipendentemente dall’età, deve autoisolarsi". È fondamentale "far comprendere alle persone, in particolare quelle più anziane, che un "divieto prescrittivo" può diventare un comportamento virtuoso e responsabile da parte dell’intera comunità".