Cornate, l'appello: "Votate i gioielli dell’Adda come Luoghi del cuore"

Appello della Pro Loco per sostenere le candidature culturali. della struttura a croce latina di San Giuseppe e della centrale idroelettrica .

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di Barbara Calderola

In città qualcuno ricorda ancora quel 14 febbraio 1937. Il giorno in cui il cardinale Ildefonso Schuster consacrò la nuova chiesa di Porto. Una festa per i bambini di allora, oggi novantenni con una memoria di ferro. Era San Valentino, ma l’edificio che sorse sui resti di un altro tempio costruito subito dopo l’Unità d’Italia, fu dedicato a Giuseppe. Ora, la sua struttura a una sola navata a croce latina prova a scalare la classifica dei Luoghi del cuore Fai, la Pro loco lancia l’appello per sostenere la causa: "Votatela", per non dimenticare, per conservarla. Il gioiellino, infatti, custodisce affreschi del Vecchio e del Nuovo Testamento, così belli che per gli esperti il ciclo del pittore bergamasco Vanni Rossi ne fanno la Cappella Sistina dell’Adda.

Le guide turistiche spingono anche un altro celebre monumento di casa: la centrale idroelettirca Esterle, tesoro del Liberty perfettamente funzionante. Due tappe che meritano una gita da queste parti. Le sue turbine fornivano energia a Milano, alle industrie, ai centri dell’hinterland e con due alternatori speciali alla ferrovia Monza - Lecco. Ancora adesso sono un nodo essenziale della rete. Gli amanti del bello non possono non lucidarsi gli occhi con i suoi ornamenti minuziosi, motivi geometrici e floreali ripetuti, colonne e capitelli all’ingresso, lampioni e gronde in ferro battuto e imponenti vetrate goticheggianti che la rendono più simile a una villa che a un impianto industriale.

Uno scrigno che aspetta solo il grande pubblico. Come la chiesa e le sue raffigurazioni che rivestono completamente le pareti interne, opera che Rossi considerava il proprio capolavoro. Un progetto portato a termine negli annui bui della Seconda Guerra Mondiale, fra il 1940 e il 1945. Il ciclo è anche una cronaca dei cinque anni di vita del pittore fra la comunità di Porto nel contesto del conflitto.

L’artista infatti scelse i volti degli abitanti della piccola frazione cornatese per i personaggi che affollano le rappresentazioni sacre, ma lasciò anche riflessioni personali nei diversi frammenti: Hitler e Mussolini sono ritratti fra i dannati all’Inferno nel Giudizio Universale. Agli angeli, invece, diede il volto dei bambini portuensi. Oggi, c’è chi si riconosce ancora in quelle sembianze.