Quelle “strane attenzioni” rivolte ai suoi bimbi: così l’ha ucciso nel sonno a martellate

Aveva mandato i bambini dal papà, era ossessionata dalla paura

I rilievi nell'abitazione di Cogliate

I rilievi nell'abitazione di Cogliate

Cogliate, 26 novembre 2017 - Colpisce soprattutto il silenzio davanti alla palazzina di via Mascagni, a Cogliate, sotto la pioggerella fine e quasi gelata che scende dopo mezzogiorno, quando ormai tutto è compiuto. In mezzo a tante case come quelle di una volta, basse con il giardino intorno, venute su negli anni Settanta, ci sono queste tre palazzine «schiacciate» un po’ a forza una decina di anni fa all’interno di quello che un tempo era il cortile di un capannone artigianale. Qui hanno trovato casa una ventina di famiglie, quasi tutte giunte da «fuori», in buona parte coppie giovani. Pochi si conoscono veramente e vanno oltre il consueto «buongiorno e buonasera». «Li vedevamo uscire al mattino e rientrare la sera, lavoravano tutti e due», racconta una delle vicine. «Qualche volta ricordo di aver sentito alzare la voce sia a lui che a lei ma sembravano le normali liti che ci sono in tutte le famiglie, niente che potesse fare immaginare una cosa del genere».

Un altro vicino  racconta che i due sono venuti a vivere qui da meno da un paio d’anni, ogni tanto vedeva i tre bambini, un maschietto e due femminucce, il padre che veniva a prenderli nel fine settimana e che sembrava avere comunque un buon rapporto con la donna. Anche questo fine settimana i figli erano per fortuna col papà. Quel compagno da qualche tempo cominciava a fare paura a Sabrina Amico. Marco Benzi, ha raccontato la donna ai carabinieri, aveva degli atteggiamenti sconvenienti proprio nei confronti dei piccoli. Attenzioni particolari, giudicate morbose: la mamma temeva addirittura che avesse potuto fare qualcosa ai suoi figli mentre dormivano. Non veri abusi. Una preoccupazione che aveva cominciato a roderle dentro, che non trapevava in alcun modo con i suoi vicini. Qualche problema di vicinato la coppia deve averlo avuto, ma per la presenza dei 4 cani in casa, 3 pitbull e un amstaff che ieri pomeriggio sono stati recuperati non senza fatica dall’intervento di due operatori del canile Fusi di Limbiate, chiamati dai carabinieri. In casa c’erano anche alcuni gatti.

«Sì, c'era qualcuno che si lamentava per i cani che abbaiavano spesso e perché sporcavano in giardino», aggiunge a labbra strette la residente dell’altra palazzina che esce di casa per la passeggiata con il suo cane. Ma la verità è che qui si sapeva poco di questa coppia, che lavorava fuori paese e nell’appartamento di via Mascagni ci tornava quasi esclusivamente dormire. Di certo oggi nessuno ha sentito nulla di strano e quei pochi che incontriamo ci spiegano: «Hanno suonato alla porta i carabinieri, non ci siamo accorti di nulla». Sanno poco anche dell’attività di Marco e Sabrina. «Li vedevo andare via insieme e tornare insieme, credo lavorassero nello stesso posto», aggiunge una donna che abita nello stesso condominio.

Sabrina sul profilo Facebook ha indicato come professione il lavoro in un laboratorio di gelateria a Garbagnate Milanese, dove però il personale chiede di non essere coinvolto, ma pare che da qualche mese i due lavorassero insieme in un negozio di articoli per bambini e gadget a Solaro, sotto i portici di via Varese. Di certo lei ha cresciuto i tre figli avuti dalla precedente relazione a Cesate, dove è cresciuta e dove ha vissuto fino a pochi anni fa. La conoscevano le mamme dell’asilo, con le quali è comunque rimasta in contatto e che raccontano di una donna dolcissima e stentano a credere che possa aver compiuto un gesto del genere, chiedendosi cosa l’abbia spinta fino a quel punto. Su Facebook Sabrina annuncia il fidanzamento con Marco Benzi il 22 maggio 2015, si definisce «pazza d’amore». E questa estate dopo la nascita dei cuccioli e l’arrivo dei gattini scrive «Famiglia... più 8 uguale amore». Una donna «sognatrice e pensatrice - come emerge da uno di quei giochi dei social -, con quello sguardo diverso, di occhi che vedono cose davvero lontane... folle ma magica: la sua passione è autentica». Ma che vuole condividere anche anche il pensiero più angoscioso: «La fiducia è come uno specchio, quando si rompe puoi ripararlo ma continuerai a vedere le crepe».