Ancora conti in rosso per il Monza: il sogno serie A è già costato 70 milioni

A "pesare" sul club di Berlusconi e Galliani non solo gli investimenti sui giocatori, ma anche i lavori all'U-Power e a Monzello

Adriano Galliani

Adriano Galliani

Monza, 18 maggio 2022 - C’è un bilancio di cui avrebbe voluto parlare il Monza in questi giorni: quello del campionato, della promozione, del mercato da fare per sorprendere anche in A. Invece, al semaforo rosso per il passaggio in massima serie e al rosso del Perugia, incubo del finale della stagione regolare, si aggiunge il "rosso" di un altro bilancio, certamente non meno importante di tutte quelle che sono le vicende ci campo. Su queste, poi, torneremo parlando del passivo di 31,2 milioni di cui, secondo Radiocor, nelle scorse settimane l’assemblea degli azionisti Fininvest ha preso atto per l’esercizio 2021 del Monza. Un passivo, ripianato dai capitali che la stessa holding aveva preventivamente messo a disposizione del club, pesante se si pensa alla categoria, anche se la Serie B può vantare quest’anno compagini che hanno speso di più e che hanno raccolto molto meno in classifica. Vedi Parma.

Un passivo giustificato, però, da tutte quelle che potremmo chiamare migliorie, ma che dobbiamo riassumere nella parola rivoluzione: quella che ha permesso al Monza, dall’arrivo di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, di incastrarsi nell’elite del calcio nostrano. Dalle sabbie mobili di metà classifica in Serie C, al successo in un anno e quindi alla promozione in cadetteria che mancava da un ventennio. Una squadra sempre in grado di competere per i massimi livelli: giocatori top di gamma per la B e qualche ingaggio top - Boateng e Balotelli, per esempio - utili a dare un qualcosa in più alla rosa e a dare lustro alla società e alla categoria. A braccetto non sono mancate poi le modifiche alle infrastrutture: Monzello era ormai quasi scolorito e arrugginito, ora è centro sportivo all’avanguardia per grandi e piccini, dove crescere in campo e fuori e dove vincere senza che manchi nulla. Lo stadio, diventato U-Power, si è arricchito di nuovi seggiolini, sky box, nuove aree stampa, di lavoro per i dipendenti e nuovi spogliatoi.

Poi ci sono i risultati: vero che il Monza, ad oggi, non ha ancora centrato l’obiettivo unico di cui aveva parlato nel settembre del 2018; altrettanto vero, e giusto riconoscerlo, che in questa "era romantica" il club biancorosso non ha fatto altro che battere record su record sul campo, e raccogliere attestati di stima fuori. Un percorso virtuoso, non ancora arrivato al suo massimo splendore e costato, alla holding di Berlusconi, la bellezza di 71,7 milioni. Tanti, sicuramente, ma su cui sono inevitabilmente pesati anche i danni della pandemia e quindi soprattutto un mancato incasso da stadio che quest’anno ha sempre risposto presente. "Il mio auspicio è che il Monza possa vincere i playoff e andare in Serie A", ha detto anche ieri il presidente Silvio Berlusconi da Arcore. A quel punto tutto avrebbe un peso diverso. E soprattutto, dovesse succedere, sarebbe proprio il caso di dire "ne è valsa la pena".

Michael Cuomo