Coltellate nel salotto buono di Monza, una condanna a 6 anni di carcere

Imputato era un ucraino, accusato di tentato omicidio per i fendenti a schiena e torace a un marocchino

Il Tribunale di Monza

Il Tribunale di Monza

Monza, 19 Gennaio 2021 - Il Tribunale di Monza ha condannato a 6 anni di reclusione per tentato omicidio Artem Serghenko, ucraino 30enne senza fissa dimora e già noto alle forze dell'ordine, ritenuto responsabile dell'accoltellamento accaduto la sera del 28 febbraio scorso in largo Mazzini a Monza. Vittima J.A., marocchino 26enne con precedenti per spaccio di droga, che non si è costituito parte civile per ottenere un risarcimento dei danni e al processo ha raccontato di essere stato colpito da due coltellate, una alla schiena e una al torace, per una rissa per delle ragazze sedute nel salotto buono della città.

 Il ferito era stato però trovato dai carabinieri accasciato al suolo in via Gramsci, mentre l'ucraino, indicato come l'accoltellatore dai testimoni e che era scappato a sua volta nelle vie limitrofe a via Gramsci, aveva la felpa sporca di sangue ed era anche lui lievemente ferito. Non aveva addosso il coltello a farfalla indicato come l'arma usata per l'aggressione e aveva riferito di essere stato a sua volta vittima di un'aggressione in cui gli avevano preso il telefono cellulare. Per gli inquirenti il movente potrebbero non essere né le donne né il telefonino, ma lo spaccio di droga. Vista la zona in cui entrambi dopo il tentato omicidio hanno cercato di tornare, che è una di quelle ritenute 'calde' per la vendita di sostanze stupefacenti in città. Il marocchino era stato trasferito d'urgenza in codice rosso all'ospedale San Raffaele di Milano dove era stato ricoverato, ma non in pericolo di vita.