Coltellate a un cameriere, arresto in Brianza

Un muratore di Brugherio la scorsa estate fu complice di un’aggressione in Calabria per punire il servizio troppo lento al ristorante

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di Dario Crippa

È lì per fare un lavoro. Edilizia. Avanti e indietro fra la “sua” Isola di Capo Rizzuto, in Calabria, dove è nato e cresciuto, e la Brianza, Brugherio, dove vive e lavora.

Quella sera, lui e altri due “amici” di Isola vanno al ristorante.

È la vigilia di Ferragosto, i turisti a Isola riempiono i locali, c’è parecchio da attendere. Troppo, agli occhi dei tre amici.

Che protestano, alzano la voce, forse si scambiano qualche parola di troppo con i camerieri e i titolari delo locale.

Finché decidono di andare in cucina a farsi sentire.

Qui, le cose precipitano. I due amici più giovani afferranno il cameriere “ritardatario”, mentre quello più “anziano“, un uomo di 59 anni, tira fuori un coltello e lo pugnala.

Urla, sangue, paura. La corsa in ospedale, per fortuna senza gravi conseguenze. Nel pomeriggio di venerdì i carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Brugherio, hanno dato esecuzione, nei rispettivi territori di competenza, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per “tentato omicidio in concorso”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone su richiesta della locale Procura, nei confronti di I.F., 30enne, residente a Isola di Capo Rizzuto, e G.F., 35enne, residente a Brugherio, piccoli precedenti di polizia alle spalle.

Il provvedimento ha accolto le risultanze investigative delle prolungate e articolate indagini, avviate il 14 agosto scorso stesso, a seguito dell’accoltellamento di un 32enne, dipendente di un ristorante del centro isolitano, il quale, all’interno della cucina, per motivi verosimilmente riconducibili alla lentezza del servizio, era stato colpito al corpo con diversi fendenti. I.R.S., 59 anni, quello che lo avrebbe accoltellato, era stato arrestato pochi giorni dopo, il 18 agosto (è ancora detenuto).

Determinanti per il buon esito delle indagini e l’identificazione dei complici sono risultate le testimonianze raccolte dai militari. Il racconto degli altri clienti, le parole degli stessi titolari del ristorante e della vittima, che unite alle successive attività di riconoscimento fotografico effettuate, avrebbero permesso d’individuare i due complici dell’aggressione. L’esecuzione delle misure è stata effettuata contestualmente sia a Isola di Capo Rizzuto sia a Brugherio e i loro destinatari, al termine delle attività di rito, sono stati associati alle case circondariali di Crotone e Monza, venendo messi a disposizione dell’autorità giudiziaria emittente del provvedimento.