Il presidio di Vimercate per dire no alle ruspe: tra i partecipanti, gli agricoltori della Cia Lombardia

Il presidio di Vimercate per dire no alle ruspe

Bellusco (Monza e Brianza), 18 dicembre 2022 - "No al mostro di cemento". Una ventina di associazioni chiamano a raccolta il territorio contro Pedemontana e la risposta non si fa attendere. Forse il simbolo più significativo di ieri sono i trattori degli agricoltori che ‘marciano’ nei campi che "rischiano di scomparire soffocati dalla nuova autostrada", spiega Francesco Ghezzi, azienda a Bernareggio, presidente dei giovani imprenditori di Cia Lombardia, l’associazione di categoria che ha attaccato frontalmente l’infrastruttura. "Un'opera che non serve" "Ci auguriamo che qualcosa scricchioli nel fronte del sì – aggiunge il coltivatore – qui parliamo della distruzione di un’intera area e delle imprese che producono cibo per tutti. Una volta eravamo il polmone verde a Nord di Milano, ora siamo il tumore. I comuni, per fortuna, hanno smesso con il consumo di suolo, ma ora l’incubo torna con un’opera che non serve e che devasterà campi e corridoi ecologici difesi in questi anni". A Vimercate e Bellusco la protesta approda nel perimetro del Pane, il Parco agricolo Nord-Est che "sparirà", ripetono gli organizzatori degli otto presidi firmati da una ventina di gruppi ambientalisti da Lentate a Usmate. Niente dialogo con la Regione La scelta coraggiosa di portare in piazza i contrari a una settimana da Natale si spiega "con l’urgenza del problema". "È importante che se ne parli – dice Mauro Colombo, sindaco di Bellusco – ho firmato per dire no a un tracciato calato dall’alto sul nostro territorio. Da un anno e mezzo cerchiamo di aprire un’interlocuzione politica con la Regione, perché è questo il piano sul quale discutere, e invece otteniamo solo incontri tecnici. Ma c’è un risvolto positivo: molta gente preoccupata si impegna in prima persona e finisce per scoprire angoli di territorio che prima non conosceva". "Il tracciato è un abominio" Una consolazione che non basta a Maurizio Bono, primo cittadino di Arcore: "Anch’io ho firmato contro la ‘tratta D breve’. La mancanza di confronto con noi amministratori locali è insopportabile: continuiamo a non avere risposte. Ci ignorano. Il tracciato nel Vimercatese è un abominio, ma c’è lo spazio per cambiarlo: non ci sono finanziamenti, né disegni definitivi. È il momento giusto per far sentire la nostra voce. Sono contrario al piatto servito sulla nostra testa, l’opera ha una sua utilità ma bisogna migliorarla. Meglio il potenziamento della Est". Parco a rischio estinzione Soddisfatti gli ecologisti che avevano chiesto agli amministratori di mobilitarsi. A Lesmo il banchetto di ieri pomeriggio è stato preceduto da un incontro venerdì sera. Assente, perché malato, il sindaco Francesco Montorio, che ha voluto però inviare un messaggio al presidio: "Progresso tecnologico e nuove infrastrutture devono migliorare la qualità della nostra vita, non peggiorarla. Sono personalmente molto vicino al nostro gruppo ‘No Pedemontana’ e grato per quanto sta facendo". Stessi sentimenti a Vimercate dove il primo cittadino Francesco Cereda ha guidato il corteo fino al parco "a rischio estinzione". In alcuni punto la Tratta D più le corsie della Tangenziale Est raggiungeranno i 75 metri di calibro "portandosi via tutto quello che abbiamo fatto in questi anni per preservare il verde fra i comuni".

Cronaca

<p>Bellusco (Monza e Brianza), 18 dicembre 2022 - <strong>"No al mostro di cemento"</strong>. Una ventina di associazioni chiamano <strong>a raccolta il territorio contro Pedemontana </strong>e la risposta non si fa attendere. Forse il simbolo più significativo di ieri sono <strong>i trattori degli agricoltori che ‘marciano’ nei campi </strong>che "rischiano di scomparire soffocati dalla nuova autostrada", spiega Francesco Ghezzi, azienda a Bernareggio, presidente dei giovani imprenditori di Cia Lombardia, l’associazione di categoria che ha attaccato frontalmente l’infrastruttura.</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="&quot;Un'opera che non serve&quot;" name="&quot;Un'opera che non serve&quot;" rel="nofollow">"Un'opera che non serve"</a></h2> 
<p><strong>"Ci auguriamo che qualcosa scricchioli nel fronte del sì</strong> – aggiunge il coltivatore – qui parliamo della <strong>distruzione di un’intera area e delle imprese che producono cibo per tutti</strong>. Una volta eravamo il polmone verde a Nord di Milano, ora siamo il tumore. I comuni, per fortuna, hanno smesso con il consumo di suolo, ma ora l’incubo torna con un’opera che non serve e che devasterà campi e corridoi ecologici difesi in questi anni". A Vimercate e Bellusco<strong> la protesta approda nel perimetro del Pane</strong>, il Parco agricolo Nord-Est che "sparirà", ripetono gli organizzatori degli otto presidi firmati da una ventina di gruppi ambientalisti da Lentate a Usmate.</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Niente dialogo con la Regione" name="Niente dialogo con la Regione" rel="nofollow">Niente dialogo con la Regione</a></h2> 
<p>La scelta coraggiosa di portare in piazza i contrari a una settimana da Natale si spiega "con l’urgenza del problema". "È importante che se ne parli – dice Mauro Colombo, sindaco di Bellusco – ho firmato per dire no a un tracciato calato dall’alto sul nostro territorio.<strong> Da un anno e mezzo cerchiamo di aprire un’interlocuzione politica con la Regione</strong>, perché è questo il piano sul quale discutere, e invece otteniamo solo incontri tecnici. Ma c’è un risvolto positivo: molta gente preoccupata si impegna in prima persona e finisce per scoprire angoli di territorio che prima non conosceva".</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="&quot;Il tracciato è un abominio&quot;" name="&quot;Il tracciato è un abominio&quot;" rel="nofollow">"Il tracciato è un abominio"</a></h2> 
<p>Una consolazione che non basta a Maurizio Bono, primo cittadino di Arcore: "Anch’io ho firmato contro la ‘tratta D breve’. <strong>La mancanza di confronto con noi amministratori locali è insopportabile</strong>: continuiamo a non avere risposte. Ci ignorano. Il tracciato nel Vimercatese è un abominio, ma<strong> c’è lo spazio per cambiarlo</strong>: non ci sono finanziamenti, né disegni definitivi. È il momento giusto per far sentire la nostra voce. Sono contrario al piatto servito sulla nostra testa, l’opera ha una sua utilità ma bisogna migliorarla. Meglio il potenziamento della Est".</p> 
<h2 class="title-paragraph"><a id="Parco a rischio estinzione" name="Parco a rischio estinzione" rel="nofollow">Parco a rischio estinzione</a></h2> 
<p>Soddisfatti gli ecologisti che avevano chiesto agli amministratori di mobilitarsi. A Lesmo il banchetto di ieri pomeriggio è stato preceduto da un incontro venerdì sera. Assente, perché malato, il sindaco Francesco Montorio, che ha voluto però inviare un messaggio al presidio: <strong>"Progresso tecnologico e nuove infrastrutture devono migliorare la qualità della nostra vita, non peggiorarla.</strong> Sono personalmente molto vicino al nostro gruppo ‘No Pedemontana’ e grato per quanto sta facendo". Stessi sentimenti a Vimercate dove il primo cittadino Francesco Cereda ha guidato il corteo fino al parco "a rischio estinzione". In alcuni punto la Tratta D più le corsie della Tangenziale Est raggiungeranno i 75 metri di calibro "portandosi via tutto quello che abbiamo fatto in questi anni per preservare il verde fra i comuni".</p> 
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