Monza, corsa contro il tempo: "Salviamo il Teodolinda"

A fare da mediatori, il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla Cultura, Massimiliano Longo. La scritta “the end” non è ancora apparsa

Cinema Teodolinda (Radaelli)

Cinema Teodolinda (Radaelli)

Monza, 5 febbraio 2018 - Un ultimo tentativo. Prima di arrivare ai titoli di coda. Per cercare di mettere d’accordo il gestore del cinema Teodolinda e la proprietá dell’immobile che ospita una delle ultime tre sale rimaste in città. A fare da mediatori, il sindaco Dario Allevi e l’assessore alla Cultura, Massimiliano Longo. La scritta “the end” non è ancora apparsa.

«Le luci non si sono ancora spente e proprio per questo martedì (domani, ndr) pomeriggio incontrerò la proprietà e il gestore nella speranza possano trovare un accordo in extremis che scongiuri la chiusura di un luogo culturalmente e socialmente importante della nostra città», le parole postate da Allevi sulla sua pagina Facebook. Il 28 febbraio scade il contratto di affitto e nel rinnovo l’immobiliare Findim (proprietaria anche dello stabile del Capitol) avrebbe inserito un adeguamento che ha allontanato la firma da parte di SpazioCinema, la società (costituita da Anteo spa e Lumière ) che ha in mano non soltanto le sale monzesi ma anche SpazioCinema a Cremona, e a Milano il Palazzo del Cinema, l’Ariosto e l’Anteo a CityLife. Le ultime proiezioni nelle sale di via Cortelonga - il cinema dei film d’essai, delle pellicole in lingua originale e dei pomeriggi con il tè per merenda dopo i titoli di coda –- saranno a febbraio.

Poi, se l’incontro di domani ed eventuali successive trattative non dovessero portare alla quadratura del cerchio, i dipendenti del Teodolinda verranno divisi fra il Capitol e il Metropol che, inevitabilmente, allargheranno i loro orari di apertura e aumenteranno le offerte. I lavoratori a tempo determinato, invece, sono già stati dirottati, su base volontaria, nelle sale milanesi. Sarebbe un duro colpo per il capoluogo della Brianza. Che già nel gennaio 2005 aveva visto la chiusura dell’Astra di via Manzoni (trasformato in un condominio ancora mezzo disabitato), rimesso a nuovo solo cinque anni prima. E la stessa sorte era toccata nel recente passato al cinema Centrale di piazza San Paolo (diventato un palazzo di lusso che oggi ospita una banca, uffici e appartamenti di prestigio), al Maestoso di via Sant’Andrea e pure all’Apollo di via Lecco (abbandonato al degrado).

marco.galvani@ilgiorno.net