Monza, chiude anche il cinema Teodolinda

Era una delle ultime tre sale rimaste in città. Colpa dell'aumento dell'affitto

Il cinema Teodolinda

Il cinema Teodolinda

Monza, 28 gennaio 2018 - Un altro pezzo di storia di Monza che sparisce. Chiude anche il cinema Teodolinda. Febbraio sarebbe l’ultimo mese in calendario. Questione di incassi e di affitto. Quattro conti, e la società SpazioCinema ha deciso di concentrare attenzioni e personale sugli altri due multisala in città. Gli ultimi due rimasti: il centralissimo Capitol e il Metropol del quartiere Triante, in fondo a via Cavallotti. Una scelta sofferta anche se non ancora ufficializzata. Nonostante le voci fossero iniziate a circolare già a settembre. Tutto dipenderebbe dal fisiologico adeguamento dell’affitto dei locali da parte dell’immobiliare Findim di Monza, proprietaria anche dello stabile del Capitol.

Un aumento che avrebbe portato SpazioCinema ad alzare bandiera bianca sul Teodolinda. Una società comunque solida (costituita da Anteo spa e Lumière srl) che ha in mano non soltanto le sale monzesi ma anche SpazioCinema a Cremona, e a Milano il Palazzo del Cinema, l’Ariosto e l’Anteo a CityLife. Le ultime proiezioni nelle sale di via Cortelonga - il cinema dei film d’essai, delle pellicole in lingua originale e dei pomeriggi con il tè per merenda dopo i titoli di coda – saranno a febbraio.

Poi i dipendenti verranno divisi fra il Capitol e il Metropol che, inevitabilmente allargheranno i loro orari di apertura e aumenteranno le offerte. I lavoratori a tempo determinato, invece, sono già stati dirottati, su base volontaria, nelle sale milanesi. Sarebbe un duro colpo per il capoluogo della Brianza. Che già nel gennaio 2005 aveva visto la chiusura dell’Astra di via Manzoni (trasformato in un condominio ancora mezzo disabitato), rimesso a nuovo solo cinque anni prima.

E la stessa sorte era toccata nel recente passato al cinema Centrale di piazza San Paolo (diventato un palazzo di lusso che oggi ospita una banca, uffici e appartamenti di prestigio) e pure all’Apollo di via Lecco (abbandonato al degrado). Il de profundis di quella che era considerata la capitale del cinema lombardo, undicesima nel panorama nazionale per numero di schermi e di spettatori.

Nonostante l’alleanza fra gli imprenditori del cinema che nel 2001 avevano fatto di Monza la «città multisala» proponendo servizi di qualità, prenotazioni online, fasce orarie e prezzi concorrenziali rispetto ai colossi delle multinazionali, le saracinesche si sono abbassate una dopo l’altra. Pure il Maestoso ha chiuso il sipario. Dimenticato per anni, ora finalmente sono iniziati i lavori per farlo diventare, una volta abbattuto, un supermercato di medie dimensioni e un centro civico. E delle sette sale dei tempi d’oro, ne sono rimaste solo tre. Ancora per poco, probabilmente.