Seregno, chirurgo estetico rinviato a giudizio per la morte di una paziente

La 39enne Maria Teresa Avallone era andata in arresto cardiaco durante la preparazione per l'anestesia

Maria Teresa Avallone

Maria Teresa Avallone

Seregno (Monza Brianza), 9 luglio 2020 - La giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza ha rinviato a giudizio per omicidio colposo Maurizio Cananzi, il chirurgo estetico di Seregno accusato per la morte nel marzo 2019 della 39enne Maria Teresa Avallone, spirata dopo tre giorni di coma per un arresto cardiaco che l'aveva colpita durante la preparazione con anestesia locale a un trattamento di sollevamento dei glutei. Il processo si terrà il 10 marzo 2021 al Tribunale di Monza.

All'udienza preliminare si sono costituiti parti civili i familiari della donne, residente a Desio e impiegata all’ufficio accettazione dell’ospedale San Raffaele di Milano. La 39enne, che in passato si era già sottoposta a piccoli ritocchi, anche con somministrazione di anestesia locale, si era recata nello studio di medicina estetica di Seregno per un trattamento in day hospital di rialzo dei glutei con fili sottocutanei ma, pochi minuti dopo la somministrazione della sostanza per addormentarla, la donna ha avuto delle convulsioni ed è andata in arresto cardiaco. Immediatamente il chirurgo, che in quel momento si trovava da solo con la paziente all’interno dell’ambulatorio, ha iniziato il massaggio cardiaco e ha chiesto l’intervento del 118. Poi l'arrivo dell'ambulanza e il trasporto all'ospedale San Gerardo di Monza, dove la 39enne è stata ricoverata nel reparto di Neurorianimazione. Ma è morta l'8 marzo senza mai riprendere conoscenza.