I sommelier incoronano lo Champagne nella Villa Reale di Monza

Degustazioni, tavole rotonde, masterclass e concorsi. Gli espositori brindano: "Segnale di ripartenza"

Sommelier e Champagne

Sommelier e Champagne

Bollicine e storia della Villa Reale si sono incontrati in un fine settimana dedicato ai sommelier. Fra stucchi e affreschi, sabato e domenica si è tenuto “Champagne in Villa“, a cura dell’Associazione Sommelier Professionale Italiana (Aspi). "Questo evento segna la ripartenza – sottolinea Giuseppe Vaccarini, presidente di Aspi –. Puntiamo al target dei professionisti che diffondono la cultura del prodotto, per poter scegliere e apprezzare".

All’interno della Villa Reale 36 espositori hanno presentato una selezione di prodotti della regione di Champagne, con banchi d’assaggio. Grande partecipazione da parte di un pubblico di ristoratori, distributori, enotecari e amanti delle bollicine che hanno potuto assaggiare diverse qualità di Champagne di piccoli ‘vignerons’ e di grandi ‘Maison’.

Nelle due giornate si sono svolte masterclass di presentazione dello Champagne, una tavola rotonda e due concorsi: quello per il “Miglior Sommelier d’Italia 2022“ e del “Miglior Sommelier Junior 2022“.

L’associazione sommelier ha invitato al concorso una decina di istituti alberghieri lombardi, fra cui il Ballerini di Seregno e il Don Gnocchi di Carate: 25 aspiranti sommelier si sono cimentati in un test scritto, una prova pratica in cui dovevano assaggiare e descrivere il vino, seguita da una prova di stappatura, secondo i canoni dei ristoranti stellati.

«Sono qui per seguire l’evoluzione del mercato dello Champagne – racconta Paolo Merlin, direttore della Fondazione Birra Moretti – i riscontri di chi partecipa e l’evoluzione del gusto degli italiani verso lo Champagne".

Se l’Italia è la regina del prosecco, osserva Patrizia Beretta (gruppo Campari che ha acquisito la Maison Lallier) lo Champagne diventa un’autograficazione proprio in tempo di pandemia e grande preoccupazione per il panorama geopolitico. "Negli ultimi due anni – aggiunge Roberto Cogoni, Ais (Associazione sommelier italiana) sezione Monza e Brianza – il consumo di Champagne ha visto un aumento tra il 10e il 20%".

Gli addetti ai lavori spiegano come la Francia abbia da tempo avviato un lavoro sistematico di promozione concertata che stenta a decollare fra i produttori italiani del prosecco a cui manca il supporto istituzionale. Per fare il sommelier si va a Londra, come Salvatore Castano, ultimo vincitore italiano del Concorso europero per sommelier: dopo le scuole superiori a Catania ha studiato a Londra, dove si è fermato: "La figura del sommelier nei ristoranti inglesi – dice – è più ricercata che in Italia".