Cesano Maderno, il “boss” della droga? Leghista e no Green pass

Dopo un furto in un garage i carabinieri hanno scoperto 450 kg di hascisc gestiti da una rete capeggiata da una donna albanese: 5 arresti

Uno degli "spacciatori" al lavoro

Uno degli "spacciatori" al lavoro

Cesano Maderno (Monza) 3 dicembre 2021  - Un carico di 450 kg di hascisc. Del valore, sul mercato, di oltre 1,3 milioni. Destinato alle piazze di spaccio tra Brianza, Groane e Nord Milano. E a gestirlo, sarebbe stata una 36enne di origini albanesi, militante della Lega e no Green pass. Arrivata in Italia anni fa, sul suo profilo Facebook sono numerose le foto che la vedono impegnata in gazebo e sezioni della Lega, oltre a selfie con Matteo Salvini e altri rappresentanti locali del Carroccio e post a favore delle manifestazioni no Green pass. Ufficialmente lavorava nell’edilizia, ma in realtà aveva ben altre entrate illecite nello spaccio. Al vertice di una rete di spacciatori capaci di movimentare grossi quantitativi di hascisc. È quanto scoperto e, solo in parte (80 kg), sequestrato dai carabinieri della Compagnia di Desio, che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su proposta della Procura della Repubblica di Monza nei confronti di 5 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di spaccio. Le indagini dell’operazione “Mosaico” sono partite ad aprile, a cura della Sezione Operativa di Desio. Singolari le dinamiche riscontrate nel corso delle indagini, dalle quali è emerso come il vertice del gruppo – Jona Mullaraj, di Saronno, con piccoli precedenti per truffa – sia stato ingannato e derubato dell’ingentissimo quantitativo di droga da un suo diretto collaboratore, un 45enne residente nell’hinterland milanese, il quale aveva il compito di custodirlo nel box sotterraneo in un condominio di Cesano Maderno. L’uomo, avvalendosi dell’aiuto di altri due suoi conoscenti, un 43enne di Limbiate e un 42enne di Cesate entrambi colpiti dalla misura, nel corso di una notte di inizio aprile aveva simulato un furto all’interno del box all’insaputa della donna, impossessandosi dello stupefacente per poi nasconderlo all’interno di un’abitazione a Cesate. Il portinaio del condominio, accorgendosi della forzatura della basculante, ha quindi avvisato la locataria del box cioè la 36enne di Saronno, che per stipulare il contratto di locazione, firmato solo pochi giorni prima, aveva utilizzato dei documenti di una terza persona, ignara. Appresa la notizia del furto, la donna ha incaricato il suo diretto collaboratore di fiondarsi sul posto. L’uomo, per non svelare il doppio gioco, ha eseguito la richiesta del suo capo. Tuttavia una volta giunto sul posto ha trovato ad attenderlo i carabinieri. I militari insospettiti dall’anomalo odore proveniente dal box hanno deciso di perquisire la sua abitazione di Cesate dove hanno trovato oltre 80 kg di hascisc, parte del bottino sottratto dal garage 2 notti prima. Gli altri 370 kg (nelle chat intercettate i malviventi parlavano del carico da 450 kg) sono ancora in giro. Da questo ingente recupero si è poi sviluppata una successiva attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti raccogliendo, attraverso numerosi acquirenti e tramite riprese video, elementi nei confronti di un 38enne di Senago anch’esso finito in manette. I cinque sono dietro le sbarre delle carceri di Monza e Milano. Con loro anche altri due albanesi trovati nell’abitazione del limbiatese, con ulteriori 10 kg di “fumo”.