Caso Polstrada alla sbarra Assolto l’ex comandante

L’accusa aveva chiesto 2 anni e 8 mesi per corruzione per Gabriele Fersini. Stessa sentenza anche per i tre imprenditori seregnesi coinvolti nell’inchiesta

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di Stefania Totaro

Assolti dall’accusa di corruzione l’ex comandante della polizia stradale di Seregno Gabriele Fersini e gli imprenditori Emilio Giussani, Ivano Santambrogio e Salvatore Rombolà.

È la sentenza decisa ieri nel processo con il rito abbreviato dalla gup del Tribunale di Monza Silvia Pansini, che non ha accolto la richiesta di condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione ciascuno presentata dai pm monzesi Salvatore Bellomo e Michela Versini.

Fersini, che in aula alla lettura dell’assoluzione ha avuto un malore per un crollo emotivo, e gli imprenditori brianzoli attivi nel settore edile o della lavorazione e trasporto di materiali estrattivi erano accusati di avere sponsorizzato la partecipazione ai campionati di go kart del figlio del pubblico ufficiale al fine di eliminare o comunque ridurre nettamente i controlli stradali a rischio di sanzioni amministrative. Accuse sempre negate dagli imputati, difesi dagli avvocati Massimo Bordon, Alessandro D’Addea, Massimiliano Redaelli e Perla Sciretti, che hanno puntato subito all’assoluzione facendo leva sul fatto che il Tribunale del Riesame di Milano aveva subito annullato per mancanza di gravi indizi di colpevolezza le ordinanze cautelari nei confronti degli imprenditori, che avevano presentato ricorso e che le sponsorizzazioni erano effettive e documentate (non in contanti come inizialmente ipotizzato), ma non vi era prova di alcun beneficio arrivato agli imprenditori.

La difesa degli imputati aveva anche puntato il dito sull’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche che la Procura aveva sul tavolo per via di una delle inchieste sulla presunta Seregnopoli dell’urbanistica, i cui procedimenti giudiziari sono ancora in corso.

Nella stessa udienza preliminare di ieri la giudice Silvia Pansini ha poi accolto il patteggiamento a 2 anni con la pena sospesa per altri due imputati, il poliziotto della stradale di Seregno Alessandro Masella e l’avvocata monzese del Foro di Milano Angela Mazzocchi, per l’accusa di procacciare alla legale soggetti intenzionati a proporre ricorso alle sanzioni elevate dal loro stesso ufficio per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe in cambio di una percentuale della parcella, ritenuti fatti di minima entità.

Non hanno invece chiesto riti alternativi e sono già stati rinviati a giudizio dalla giudice il poliziotto della stradale seregnese Pasquale Ponticelli e l’imprenditore Salvatore Prestifilippo, a loro volta imputati per corruzione per presunti invii da parte dell’agente della stradale al titolare dell’autofficina desiana di automobilisti fermati per mancata revisione della vettura e il poliziotto anche di avere fatto ricerche private sui database dell’ufficio. Circostanze ritenute non veritiere dagli accusati, che hanno quindi scelto il dibattimento fissato al Tribunale di Monza al 26 gennaio.