Casetta dell’acqua chiusa da 6 mesi Arrivano le telecamere anti-vandali

Nonostante erogasse più di 110mila litri al quartiere di Santa Margherita, non ha più riaperto per timore di raid

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di Fabio Luongo

I vandali l’avevano devastata la scorsa estate, mettendola fuori uso e rendendola inservibile. A distanza di 6 mesi la casetta dell’acqua della frazione di Santa Margherita, a cui attingevano tantissime persone, con più di 110mila litri erogati, resta ancora inutilizzabile, perché per ripararla occorrono migliaia di euro e farlo senza una possibilità di controllo costante, visti i ripetuti raid vandalici, non è ritenuto conveniente.

Ora però si è aperto uno spiraglio, grazie a dei fondi che saranno messi a disposizione dalla Regione per incrementare la videosorveglianza: l’Amministrazione si è detta intenzionata a usare una parte di quei soldi proprio per installare telecamere nella zona della casetta di piazza don Dario Camporelli, nel cuore del popoloso quartiere a nord di Lissone, così da poter rimettere in funzione la struttura, stavolta però protetta dalle incursioni dei teppisti. Il contributo regionale, rivolto a potenziare il numero di occhi elettronici sul territorio, sarà di 45mila euro. "Con questo intervento possiamo mettere in sicurezza alcune aree, a partire dalla casetta dell’acqua di Santa Margherita", ha spiegato l’assessore all’ambiente Massimo Rossati. Con il posizionamento delle telecamere dovrebbe quindi scattare il ripristino della struttura, che nell’ultima scorribanda dei vandali ha riportato, tra l’altro, danni alla parte elettronica, oltre a rotture varie, vetri spaccati, il furto di pezzi di pluviale e l’imbrattamento con scritte e tag in quantità. La situazione è rimasta fin qui congelata proprio perché la presenza della videosorveglianza è ritenuta un prerequisito indispensabile per poter riattivare il servizio.

Dal dicembre 2019 la casetta dell’acqua di Santa Margherita ha subito diversi raid teppistici: fino al luglio scorso si era trattato principalmente di imbrattamenti con pennarelli o vernici e manomissioni della struttura in cui è inserito il contatore di energia elettrica che alimenta la casetta.

L’ultima volta invece i guasti arrecati sono stati ben più pesanti, pari a circa 7mila euro, stando a quanto emerso in una recente discussione in consiglio comunale sulla situazione della casetta. Casetta che nel solo 2021 ha distribuito 110mila litri d’acqua, affiancandosi ai 137mila erogati dall’altra struttura presente in via Leopardi, a due passi dal centro città: l’equivalente di circa 164.667 bottiglie, con un risparmio notevole di plastica e di CO2.