Carrefour taglia 45 posti ma saranno solo volontari

Accordo con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs sulla gestione degli esuberi "Criterio della non opposizione e di un incentivo all’esodo"

Il Gruppo in Brianza conta quasi il 10% dei circa 350 punti vendita in Italia

Il Gruppo in Brianza conta quasi il 10% dei circa 350 punti vendita in Italia

Monza - Coinvolge anche la Brianza la riorganizzazione nazionale di Carrefour e sul territorio sono a rischio 45 posti di lavoro. Nell’area brianzola, compresa la parte lecchese, il gruppo francese, quarto a livello mondiale nel comparto delle vendite al dettaglio, conta complessivamente 27 punti vendita di diversa dimensione in cui sono impiegati circa 400 dipendenti. Carrefour ha sul territorio due ipermercati, a Limbiate e Giussano, altri sei punti a vendita a gestione diretta in provincia di Monza e due in quella di Lecco, a cui si aggiungono altri 17 negozi in gestione a terzi in franchising.

È una presenza significativa in Brianza che da sola conta quasi il 10% dei circa 350 punti vendita presenti in Italia, con in totale circa 14mila dipendenti. Gli esuberi dichiarati inizialmente a livello nazionale sono 769, di cui 45 riguardano la Brianza. I sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, hanno raggiunto con i responsabili del gruppo un accordo sulla riorganizzazione che ha come primo punto la gestione degli esuberi. La trattativa ha finora permesso di ridurre a 719 le uscite, rispetto alle 769 richieste dalla società, e "l’uscita - spiega Francesco Barazzetta, segretario generale Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco - sarà gestita solamente con il criterio della non opposizione e della volontarietà a fronte di un incentivo all’esodo".

L’accordo prevede anche la possibilità di ricollocare i lavoratori all’interno della rete commerciale. "Anche in questo caso - prosegue Barazzetta - è stato previsto il criterio della volontarietà e, comunque, sarà sempre necessario il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. L’intesa prevede percorsi di riqualificazione interna del personale o di ricollocazione presso terzi". L’accordo interessa anche la questione franchising, in vista della cessione di 106 negozi della rete vendita ad altri operatori commerciali nel 2022. Nella stipula dei futuri contratti di cessione Carrefour si è impegnata a vincolarli all’applicazione dei contratti nazionali sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e ai provvedimenti anticorruzione. Nelle cessioni o affitti dei punti vendita continuerà a essere applicata la contrattazione integrativa aziendale e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali. Sono previsti inoltre dei momenti di monitoraggio per l’andamento della rete franchising e informazioni preventive all’apertura di procedure di cessione di rami. "Questo accordo - conclude - segna il ripristino delle relazioni sindacali e l’avvio di una nuova fase di gestione del rilancio della multinazionale".