Da Carate all'Everest: in bici sulla vetta più alta del mondo

L'impresa: in quattro per stabilire un record

I temerari al campo base dell'Everest

I temerari al campo base dell'Everest

Carate Brianza, 26 aprile 2019 - Perché fare fatica camminando sull’Everest, quando si può essere ancora più pazzi e realizzare la stessa impresa in bicicletta? Due brianzoli, con un amico cabarettista e un ragazzo dell’Admo (Associazione donatori di midollo osseo), la risposta l’hanno trovata quasi in coro: "Sì, si può fare".

E con questa grande forza di volontà, accompagnati dall’hashtag #sisipuofare, nei mesi hanno costruito la loro grande avventura. Ieri, mezzogiorno italiano, è arrivata la notizia: raggiunto il campo base del Monte Everest. "Tutto secondo i piani: durissima, pesantissima, ma mai stati così felici". Non trova altre parole Giacomo Galliani, personal trainer di Carate Brianza, per commentare l’impresa direttamente dall’Everest pochi minuti dopo averla portata a termine.

Con lui anche Daniele Sala, imprenditore di Besana in Brianza, che ad Albiate produce abbigliamento sportivo per ciclisti. E poi Paolo Franceschini, comico e cabarettista di Ferrara, con Davide Santini dell’Admo. Per dare un’idea della difficoltà dell’impresa realizzata, basti pensare che nessuno prima di loro nella storia aveva raggiunto il campo base dell’Everest (situato a 5.364 metri sul livello del mare) in bicicletta. Hanno avuto ragione loro, tra gli sguardi increduli e di ammirazione degli sherpa: #sisipuofare. Nulla è impossibile, chiunque può e deve inseguire il proprio sogno. A fine anno, grazie alla troupe televisiva che li ha seguiti, potremo rivivere quest’avventura. Noi dalla poltrona, ma sarà comunque emozionante.