Adottati nel periodo Covid e poi riportati al canile

Il presidente dell’Enpa Giorgio Riva: "Inondati dalle richieste dei proprietari con le scuse più incredibili, gli animali correvano il rischio di abbandono"

Volontari Enpa di Monza

Volontari Enpa di Monza

Monza - Due anni fa, in piena emergenza sanitaria, il canile di Monza stava vivendo il suo periodo d’oro. Una "corsa" alla ricerca dell’amico a quattro zampe con cui condividere la solitudine e l’apprensione di quel lockdown che aveva messo in ginocchio il mondo. Poi, dopo neanche 12 mesi e il lento ritorno a una normalità (soprattutto con il lavoro in presenza), quel compagno di pandemia è diventato un peso e i box del rifugio di via San Damiano è tornato a riempirsi. Non di cani o gatti che erano stati adottati dall’Enpa di Monza (dove prima dell’affido c’è un preciso percorso e conoscenza degli adottanti), ma che erano stati acquistati o adottati soprattutto facendo affidamento agli annunci sui social. I dati dell’Enp a di Monza del 2021, appena pubblicati sul sito dell’Ente nazionale protezione animali, sono diversi da quelli dell’anno precedente e dimostrano che in molti hanno acquistato o adattato animali con troppo superficialità e al primo problema la soluzione è stata quella della cessione.

«Nel 2021 abbiamo dovuto constatare con stupore e amarezza che molte di queste adozioni, spesso fatte on line, erano state frettolose e superficiali – commenta Giorgio Riva, presidente dell’Enpa di Monza -. Conclusione: fin dai primi mesi del 2021 siamo stati inondati da richieste da parte di proprietari di animali che volevano cedere il proprio quattrozampe al Parco Canile di Monza con le scuse più incredibili. Abbiamo fatto fronte a queste richieste nell’unico modo possibile, cioè cercando di spingere chi non voleva più il proprio cane o gatto ad una assunzione di responsabilità, aiutando i proprietari a superare problemi ed incertezze. Sono comunque stati ricoverati nella nostra struttura tutti quegli animali che correvano seri rischi di abbandono".

Numeri alla mano al 31 dicembre del 2021 erano 49 i cani presenti in struttura (un anno prima erano 30); i gatti erano 68 (quasi la metà un anno prima quando erano 35), 423 gli animali di altro tipo (pennuti da cortile, esotici, grandi erbivori e rettili). E proprio in questa ultima categoria c’è stata un’impennata di entrate. Alla fine del 2020 erano 249 questi tipi di altri animali che hanno trovato casa all’Enpa. Purtroppo anche nel corso del 2021 non sono mancate le segnalazioni di animali maltrattati o custoditi in modo improprio. Sono state 974 le email ricevute (un po’ meno rispetto all’anno precedente quando erano state 1027) che hanno portato a 3 denunce e a 5 sequestri. Nel corso del 2021 sono poi riprese le attività, anche in presenza, con l’appuntamento tanto atteso della Benedizione degli animali a ottobre, oltre alle raccolte fondi con i banchetti e le leccornie preparate per Pasqua e per Natale. E per chi non può adottare un animale c’è sempre il progetto dell’adozione a distanza che anche l’anno scorso ha riscosso un buon successo. Soprattutto se pensata anche come "idea regalo" a chi ama cani, gatti (ma non solo) ma non ha la possibilità di accudirli come meritano. Nel 2021 sono state 303 le adozioni a distanza.