Monza, il cane dei vigili ha un nome fascista: scoppia la polemica in Consiglio

Il nome del pastore Tedesco antidroga “Narco della Decima Mas" al centro di una interrogazione del Pd

Il cane Narco mentre effettua una perlustrazione  con una agente della polizia locale nei giardinetti pubblici della città

Il cane Narco mentre effettua una perlustrazione con una agente della polizia locale nei giardinetti pubblici della città

Monza, 19 settembre 2018 - Povero Narco. Non c’è pace per il cane, un pastore tedesco, che da qualche mese fa parte del Corpo di polizia locale cittadino. Prima gli hanno cambiato nome, per dargliene uno “sotto copertura” (non diciamo quello vero «per non mettere a repentaglio la sua sicurezza» come ci fu una volta rimproverato). Il problema stavolta, che si è meritato l’altra sera un’interrogazione da parte del Pd e del suo consigliere Marco Lamperti, è che spulciando nell’elenco delle determine di Giunta è emerso il nome completo del quadrupede antidroga: “Narco della Decima Mas”. E dunque, cosa ci fa un cane fascista in Municipio? hanno tuonato dall’opposizione. Tanto più che l’attuale Amministrazione comunale di Monza (centrodestra) è già tacciata di essere fin troppo vicina a certe posizioni estremiste.

L’assessore Federico Arena (Lega) è stato sovente oggetto di strali e sfottò dai parte dei centri sociali, la definizione di “fascio-leghista” ha spesso accompagnato la sua attività politica. Dalla nascita dei Nost, la nuova squadra della polizia locale (Nucleo operativo Sicurezza tattica) ai periodici sgomberi di clochard, zingari e clandestini che gli sono valsi il soprannome di “Mister Sgombero”. Va però detto che l’interrogazione di Lamperti ha offerto il destro alla sua ironia: «Ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Abbiamo poi fatto dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini... La verità è che il riferimento alla Decima Mas è semplicemente la dicitura esatta e completa del suo pedigree».

Narco infatti è di proprietà (privata) di una vigilessa, che lo aveva acquistato da un allevamento che si chiama proprio Decima Mas, nome della milizia messa in piedi dalla Repubblica di Salò alla caduta di Mussolini. Il cane in questione fu peraltro addestrato ancora sotto la vecchia Giunta di centrosinistra. A spese dei contribuenti, per farlo diventare il primo e unico esemplare dell’Unità cinofila della polizia locale cittadina. Un paio di anni fa il sindaco di Albenga (Pd), proprio per il suo nome, rifiutò l’arrivo di un cane antidroga proveniente da quell’allevamento. A Monza invece Narco c’è. Anche se spesso, per i servizi antidroga vengono ingaggiati altri cani da Alessandria. «Scelta del comandante. Sono più esperti, e così Narco può fare training e riposarsi quando è stanco» precisa Arena. Già, povero Narco.