Candy ora è davvero cinese, il colosso Haier perfeziona l'acquisizione

Ieri il closing dell’operazione. Nasce un gruppo che ha il quinto fatturato nell'Europa occidentale

È passata in mani cinesi  la Candy, azienda che nel 1946 ha realizzato la prima lavabiancheria automatica tutta italiana

È passata in mani cinesi la Candy, azienda che nel 1946 ha realizzato la prima lavabiancheria automatica tutta italiana

Monza, 9 gennaio 2019 - Al posto della “vecchia scritta” Candy da ieri davanti all’azienda c’è un cartellone con scritto Haier Europe. Il colosso cinese Haier ha infatti perfezionato l’acquisizione dell’azienda brianzola di elettrodomestici. Il closing è stato celebrato da Liang Haishan, presidente di Haier e dall’amministratore delegato (Ceo) di Haier Europe, Yannick Fierling, insieme a Beppe e Aldo Fumagalli (nipoti del fondatore) nella sede di Candy a Brugherio «scelta – spiega una nota aziendale – per sottolineare l’importanza dell’integrazione di Candy quale piattaforma operativa di Haier per il mercato europeo, oltre a essere sede di Haier Europe. A partire da oggi Yannick Fierling, nel suo ruolo di Ceo di Haier Europe, guiderà anche le operazioni della Ex Candy Hoover Group».

Un closing arrivato a poco più di tre mesi dall’accordo (28 settembre) per la vendita del 100% di Candy (allora della famiglia Fumagalli) ad Haier dopo il quale si aspettavano solo i tempi tecnici e gli adempimenti burocratici per concludere un affare che porta nelle tasche degli ex proprietari 475 milioni di euro.

I volumi aggregati dei gruppi Haier e Candy nel 2018 rappresentano una quota del 15,1% del mercato globale dei grandi elettrodomestici, del 22,7% degli elettrodomestici di refrigerazione free-standing, e del 19,8% per gli elettrodomestici destinati al lavaggio (secondo i dati Euromonitor). Il fatturato combinato dei due gruppi (1,4 miliardi Candy e oltre 30 miliardi Haier) si classifica al quinto posto nell’Europa occidentale e punta a raggiungere le prime tre posizioni entro il 2022. «Candy rappresenta un’importante acquisizione, ed è una risorsa formidabile per la crescita del nostro gruppo, in quanto apporterà grande valore ai dipendenti, ai clienti, ai partner commerciali e ai nostri azionisti», ha detto l’amministratore delegato Yannick Fierling.

«Siamo davvero entusiasti che Candy diventi un importante asset all’interno del network globale di Haier», hanno spiegato Aldo e Beppe Fumagalli che saranno Consiglieri, non esecutivi, di Haier Europe. Un ruolo (avranno uffici tutti loro a Brugherio) che dovrebbe rappresentare una garanzia per il mantenimento della fabbrica di lavatrici a Brugherio (l’ultima rimasta in Italia del Gruppo Candy). Sì, perché negli ultimi anni fra cassa integrazione e solidarietà l’impianto brianzolo ha funzionato a singhiozzo e attualmente i 423 operai lavorano tre giorni alla settimana, anche se gli ultimi accordi prevedono un progressivo aumento delle ore lavorative (fino a 28 settimanali) e un passaggio da 320mila a 500mila lavatrici prodotte all’anno. «Torniamo a chiedere un incontro al ministero dello Sviluppo economico dove ci attendiamo, da parte della nuova proprietà, la presentazione di un piano industriale serio per il rilancio della fabbrica», ha concluso il segretario generale della Fiom Cgil Brianza, Pietro Occhiuto.