Milano, ex calciatore del Brugherio ucciso: ergastolo confermato a madre e figlio

La Rosa venne prima narcotizzato e poi ferito alla gola. Messo dentro un bidone di gasolio, morì per via delle esalazioni di acido che gli gettarono addosso

Andrea La Rosa

Andrea La Rosa

BRUGHERIO, 29 aprile 2022 -  Ergastolo era ed ergastolo sarà. La Corte Cassazione ha respinto i ricorsi e confermato le condanne all'ergastolo decise per Raffaele Rullo e Antonietta Biancaniello, madre e figlio accusati dell'omicidio dell'ex calciatore del Brugherio calcio Andrea La Rosa, avvenuto nel novembre 2017. Per Rullo la Suprema Corte ha anche confermato l'isolamento diurno per sei mesi deciso dalla Corte d'Assise d'Appello di Milano. Le accuse sono omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà, occultamento e soppressione del cadavere ed anche per il tentato omicidio della moglie di Rullo, Valentina Angotti.

L'inchiesta era stata condotta dalla Squadra omicidi dei Carabinieri di Milano. Stando alla ricostruzione, i due organizzarono una trappola per l'ex calciatore, amico di Rullo, a casa di Biancaniello, in via Cogne, alla periferia di Milano. La Rosa venne prima narcotizzato e poi ferito alla gola nella cantina dell'edificio. Privo di sensi, fu spinto dentro un bidone di gasolio e al suo interno il giovane morì per via delle esalazioni di acido che gli gettarono addosso. Il corpo del 35enne fu ritrovato in un fusto di benzina nel bagagliaio dell'auto della donna, nel dicembre 2017, un mese dopo la scomparsa. Secondo gli inquirenti, il movente dell'omicidio era legato a un debito che Rullo non voleva restituire.

Madre e figlio inoltre, sono stati anche condannati per un altro piano criminale, che risale a un mese prima del delitto, messo a punto per incassare un cifra molto più alta: i 150 mila euro della polizza sulla vita intestata alla moglie di Rullo, che lui e la madre cercarono di assassinare, inscenando un suicidio. La donna, invece, riuscì a salvarsi e si è costituita parte civile nel processo.