Briosco, arrivano i profughi: "Decida il Comune e la Prefettura si adegui"

Il caso potrebbe dare una svolta all’arrivo dei richiedenti asilo in Italia

Manifestazione di protesta

Manifestazione di protesta

Briosco (Monza), 19 luglio 2018 - Il caso «14 profughi a Briosco» potrebbe dare una svolta all’arrivo dei richiedenti asilo in Italia con accordi tra Prefettura e cooperative. Saranno i comuni a decidere se gli stabili sono idonei: parola del ministro degli interni Matteo Salvini che si attiverà per cambiare l’iter. Almeno un centinaio di persone giovedì sera alle 19 chiedevano aiuto alle istituzioni, con tanto di striscioni soprattutto rivolti a Matteo Salvini per scongiurare l’arrivo di 14 richiedenti asilo dai 20 ai 30 anni in una palazzina di via Verdi 7 a Briosco.

Determinate le proteste del presidio organizzato dai residenti e dai molti brioschesi contro il vicesindaco Andrea Folco, assessore anche alla Sicurezza che è stato letteralmente travolto da domande soprattutto, dopo l’intervento del consigliere regionale leghista Alessandro Corbetta, che ha parlato per voce di Salvini: «Appena saputo dell’arrivo dei richiedenti asilo a Briosco – ha spiegato Corbetta - ho provveduto, insieme alla sezione locale della Lega, a segnalare la questione al Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al sottosegretario Nicola Molteni che subito, nonostante i molteplici impegni a livello nazionale e internazionale per bloccare il traffico di essere umani, si sono attivati per approfondire il caso. Ci troviamo di fronte a uno strascico del folle sistema dell’accoglienza messo in piedi dai governi del Partito Democratico, in cui le prefetture imponevano l’arrivo di immigrati sul territorio senza consultare sindaci né cittadini e creando delle situazioni di disagio che purtroppo paghiamo ancora oggi in molte realtà. Con il nuovo governo il vento è cambiato e il Ministro Salvini è pronto ad ascoltare la volontà del territorio, di cui il sindaco ne è portavoce. Per questo, se l’amministrazione comunale deciderà formalmente di respingere qualsiasi soluzione di accoglienza proposta dalla prefettura, il ministero farà in modo di evitare l’arrivo dei richiedenti asilo a Briosco. Ora – conclude Corbetta - attendiamo di conoscere la volontà del sindaco Anna Casati che fino a pochi giorni fa indossava la maglietta rossa contro la politica migratoria del governo chiedendo più solidarietà e ora deve dire formalmente se vuole accogliere o meno i richiedenti asilo nel proprio Comune.

«Allora caro vicesindaco avete capito - ha gridato un residente – se fate arrivare questi 14 profughi, per noi, potete anche andare a casa. Non avrete più i nostri voti. E’ uno scandalo che in una palazzina con 22 famiglie con figlie adolescenti possano arrivare 14 giovanotti in 3 appartamenti al secondo piano. Noi contiamo sul Comune e sulla parola di Salvini». Cinzia Lorenzini è la residente al quarto piano che ha fatto da portavoce quando lo scorso sabato per caso ha sentito dei rumori strani ed ha così scoperto dagli operai che il proprietario dei tre alloggi, che manco vive a Giussano , dà in affitto gli appartamenti a una cooperativa . «Nessuno di noi è razzista e se ci fossero stati dei nuclei famigliari avremmo anche capito. Ma qui abbiamo 14 profughi. Questo non è un centro d’accoglienza e non siamo strutturati per ospitare questo numero di profughi. Non c’è sistema di videosorveglianza, scala antincendio mancano le uscite di sicurezza, i maniglioni antipanico, le strutture per disabili e altro ancora. Vorremmo sapere chi sono questi inquilini, da dove vengono e se hanno precedenti penali. Io ho una figlia adolescente. Come faccio a stare tranquilla? Speriamo che Matteo Salvini, come ha già fatto in precedenza, e come ha promesso delegherà i comuni. Chiediamo aiuto al Ministro degli interni al premier a chi ha la possibilità di scongiurare questa possibilità di insediamento di questi profughi nelle nostre case. Noi confidiamo anche nella saggezza di Anna Casati e di tutta la giunta».

« Ci è stato riferito da Andrea Folco – Racconta Cristina Bordò - che c’è stato un immediato incontro tra Prefettura , Comune e cooperativa. La Prefettura ha dato la possibilità alla cooperativa di mettere famiglie richiedenti asilo. Purtroppo questa cooperativa si occupa solo di uomini. Io ho un figlio di 14 anni e una ragazza di 19. Questo è un quartiere tranquillo, non è questione di razzismo ma avere 14 uomini liberi in giro a far niente mi terrorizza». Un residente propone di mandarli a casa del proprietario a Giussano. Anche Gilberto Lusi dice la sua:» Qui siamo tutti proprietari, abbiamo il mutuo e figli a carico. Non siamo un centro d’accoglienza. Immaginate il via vai della cooperativa che consegna i pasti o dei carabinieri che passano per i controlli. Ma scherziamo? Abbiamo già i nostri problemi quotidiani ci mancava solo questa. Noi non li vogliamo. Personalmente mi metterò all’esterno e vigilerò anche la notte. Ho sentito che spesso le cooperative mettono nelle case i profughi durante la notte. Qui non entrerà nessuno!». Giulia Bianchi risiede in fondo alla via, ma con altri brioschesi si è schierata dalla parte dei residenti di via Verdi al 19.

« Ho due figli di 13 e 16 anni che camminano tranquilli per queste strade. Dopo quello che si legge sui giornali e si vede in Tv fa preoccupare l’arrivo di questi profughi. La nostra comunità non li vuole ne qui ne altrove in Briosco. Non è questione di razzismo ma di rispetto verso noi cittadini che paghiamo le tasse per avere una maggior sicurezza.» « Anche io condivido pienamente- aggiunge Paolo Vergani – ho due figli adolescenti e l’idea che la sera potrebbero trovarsi in difficoltà mi spaventa. Confido che la giunta-Casati di Briosco tuteli i suoi cittadini. Queste persone dovrebbero vivere in strutture adeguate non in abitazioni private. Non siamo razzisti, vogliamo solo tutelare le nostre famiglie. Anche questi profughi starebbero meglio in un ambiente dedicato solo a loro». Sono tanti, troppi i residenti e brioschesi determinati e arrabbiati. Si dichiarano fiduciosi ma pronti a tutto nel caso dovessero presentarsi i richiedenti asilo . « Nessun profugo entrerà in questo palazzo – dicono dei residenti – a costo di fare i vigilanti a turno e se i nostri amministratori permetteranno che si avveri questa terribile notizia : perderanno ogni credibilità con tutti i residenti del nostro Comune di Briosco».