Briosco, arrivano i profughi: famiglie in rivolta

In molti insorgono: non vogliamo i 14 richiedenti asilo

Profughi

Profughi

Briosco, 17 luglio 2018 - E' bufera a Briosco per l’arrivo di 14 profughi che la prefettura di Monza manderà nei prossimi giorni dal centro di smistamento di Correzzana in una palazzina di via Verdi 19. Le 22 famiglie residenti sono già in rivolta e invocano l’intervento di Salvini. La casa è di quattro piani e i richiedenti asilo sarebbero collocati in tre alloggi del secondo piano di proprietà di un seregnese. «Il condominio non è strutturato per accogliere questi stranieri - ha detto la portavoce Cinzia Lorenzin - eed è pieno di bambini». Nemmeno il sindaco è stato avvertito. Il consigliere regionale leghista Andrea Monti ha subito scritto una lettera al Prefetto chiedendo «subito chiarimenti» e annuncinado «un sopralluogo».

La conferma è arrivata dalla stessa sindaca Anna Casati: «Possiamo semplicemente dire che il legale rappresentante della Cooperativa Sociosfera-Onlus di Seregno, da anni gestore dei CAS-Centri di Accoglienza Straordinaria, ci ha comunicato che è prevista a Briosco l’apertura di 3 appartamenti destinati ad accogliere 14 richiedenti protezione internazionale provenienti da Correzzana dove risiedono da due anni. Gli appartamenti sono stati resi disponibili dalla proprietà. Quanto sto precisando fa seguito i soli contatti tra la Cooperativa e la Prefettura di Monza, in esecuzione dell’accordo sottoscritto dal Ministero dell’Interno, ANCI e Alleanza Cooperative Italiane. Precisiamo inoltre, che il Comune di Briosco non ha alcuna competenza in merito, né ha mai dato alcuna disponibilità - ha precisato la sindaca -. Abbiamo chiesto alla Prefettura di Monza di individuare un contesto più idoneo e meno penalizzante per i comproprietari del condominio interessato». «In una telefonata cordiale il Prefetto si è detto disponibile ad approfondire la questione», ha aggiunto Monti che si sta occupando del caso col consigliere comunale della Lega Elena Ottolina.

I residenti sono sul piede di guerra: «Abbiamo visto un gran via vai lo scorso sabato e così abbiamo saputo che il propietario dei tre alloggi, che manco vive qui, dà in affitto gli appartamenti a questa cooperativa – ha raccontato Cinzia Lorenzin – Nessuno di noi è razzista e se ci fossero statei dei nuclei famigliari avremmo anche capito. Ma qui abbiamo 14 profughi. Questo non è un centro d’accoglienza e non siamo strutturati per ospitare questo numero di profughi. Non c’è sistema di videosorveglianza, scala antincendio mancano le uscite di sicurezza, i maniglioni antipanico, le strutture per disabili e altro ancora. Vorremmo sapere chi sono questi inquilini, da dove vengono e se hanno precedenti penali. Io ho una figlia adolescente. Come faccio a stare tranquilla?. Qui non entra nessuno. Ci metteremo tutti fuori, chiediamo a Matteo Salvini, come ha già fatto in precedenza, di risolverci questa grana».