Bosco della droga a Cesano Maderno, ora i pusher si fanno pubblicità

Avviso sul palo in stazione: "Aperti tutti i giorni"

Sono molti gli interventi  della Polizia contro lo spaccio

Sono molti gli interventi della Polizia contro lo spaccio

Cesano Madermo (Monza), 17 giugno 2018 - SembraNo aver iniziato una sorta di «piano di marketing», seppur molto rudimentale, coloro che gestiscono il florido supermercato della droga all’interno dei boschi delle Groane. Per attirare ancora più clienti, rispetto ai molti che arrivano ogni giorno da mezzo Nord Italia e anche dalla Svizzera. Con un nuovo servizio offerto, la no-stop 24 ore su 24, pubblicizzato con una comunicazione messa nero su bianco su un palo nella stazione di Cesano Maderno Groane, uno degli epicentri del business. «Siamo aperti tutti i giorni dalle ore 22 alle ore 22», è annunciato. Quindi, una grande freccia, che indica la strada dove dirigersi per trovare il market dello spaccio. Un’attività aperta senza soluzione di continuità, dunque, probabilmente su turni ben organizzati, per poter aumentare il giro di affari. I clienti, tra l’altro, sono già attratti da prezzi quanto mai concorrenziali.

Vero messaggio promozionale da parte dei pusher, o burla di qualche buontempone, per riaccendere i riflettori sul problema? Non ci sono certezze, ma il problema resta: grave e forse irrisolvibile, in questo momento. Venerdì dopo aver scoperto l’annuncio beffa, gli agenti della polizia locale si sono addentrati nel bosco e hanno distrutto un piccolo accampamento, probabile presidio degli spacciatori. I carabinieri di Desio, da mesi, sono alle prese con il fenomeno, alternando controlli quotidiani e piccoli interventi a maxi operazioni. Come quella di marzo, tra Ceriano Laghetto e Solaro, quando si mobilitarono in 80, tra i militari della compagnia di Desio guidata dal capitano Mansueto Cosentino, della compagnia di Rho con il capitano Simone Musella, dei nuclei cinofili di Orio al Serio e Rho, della Compagnia di intervento operativo di Milano e degli artificieri con i metal detector. Un’azione proficua, con 7 pusher nordafricani arrestati, trovati con droga, soldi e anche armati di pistola, nella tenda allestita nel parco.

Un notevole sforzo operativo, che non è bastato però per fermare la «grande macchina» dello spaccio. Come non è bastato il muro di due metri tanto discusso realizzato alla stazione di Cesano Groane, per rendere difficoltoso l’accesso al parco da parte dei pendolari della droga. Come non bastano i quotidiani arresti di piccoli spacciatori nelle stazioni lungo la tratta. Finora tutto è stato vano. E nelle Groane si continua a spacciare. Ventiquattro ore su ventiquattro.