Monza, cresce la febbre da Gp: superati i 310mila biglietti

Sticchi Damiani: " Stiamo realizzando anche delle tribune provvisorie per non lasciare nessuno fuori e raggiungere il maggior numero di spettatori"

Gran Premio

Gran Premio

Monza - Sale la febbre da Gran premio. Il termometro della passione e dell’interesse per il Gp del centenario dell’autodromo di Monza ha già sfondato la colonna del record.

«I numeri per il Gran premio d’Italia dell’11 settembre sono eccezionali, abbiamo superato i 310mila spettatori nel fine settimana e andiamo verso i 320mila: numeri che a Monza non sono mai stati ottenuti", dice Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile club d’Italia. "C’è un grandissimo entusiasmo verso la Ferrari, il circuito taglierà il traguardo dei 100 anni e poi c’è la grande passione per l’automobilismo di un Paese costretto a rimanere fuori dagli autodromi per due anni": questi i cardini su cui stanno facendo leva Aci e Sias, la società del Club che gestisce il Tempio della velocità, per organizzare un doppio evento. Perché c’è il Gran premio l’11 settembre, ma nel fine settimana precedente – il 3 settembre – si celebra il giorno esatto dell’inaugurazione dell’autodromo, nel 1922. S’accendono i motori dei festeggiamenti che proseguiranno fino al weekend della gara mondiale. Certo, "una Ferrari campione del mondo manca tantissimo, devo dire che in Francia purtroppo le cose non sono andate come si sperava e come immaginavamo – riconosce Sticchi Damiani –. Capita, anche l’errore rende più umano un grandissimo pilota come Leclerc. Si deve sempre andare al limite per vincere: a mio avviso esce ancora più forte come pilota, io continuo a sperare".

La prestazione dell’altra rossa di Carlos Sainz ha fatto il resto: "Prevediamo nella sola domenica di gara tra i 110 e i 120mila spettatori, anche questo un record. Stiamo realizzando delle tribune provvisorie perché la domanda esiste ancora, per non lasciare nessuno fuori e per raggiungere il maggior numero di spettatori – prosegue il presidente Aci –. Se da una parte la corsa si vede meglio in televisione, visto che la qualità del prodotto è cresciuta moltissimo soprattutto da quando è arrivato Stefano Domenicali, è fuori dubbio che partecipare all’evento è diverso: l’atmosfera, i rumori, gli incontri nel paddock o nell’ambito del circuito, una full immersion che dà tante altre soddisfazioni. Poi c’è anche la corsa, ma si vuole vivere l’evento dall’interno".

Entro i confini dell’autodromo, ma anche in città. Almeno questo imporrebbe la tradizione, a maggior ragione quest’anno. Eppure a poco più di un mese dall’evento, ancora nulla è stato deciso. Nessuno si è fatto avanti per organizzare la manifestazione di FuoriGp e il Comune sta cercando una società a cui affidare direttamente senza gara d’appalto e ormai in extremis il gran premio degli eventi.