Monza, Berlusconi acclamato allo stadio: selfie, strette di mano e cori / FOTO e VIDEO

La "prima" dell'ex Cavaliere al Brianteo dopo l'acquisto della squadra brianzola

Silvio Berlusconi allo stadio di Monza

Silvio Berlusconi allo stadio di Monza

Monza, 15 ottobre 2018 -" Questa è Monza". È con questo striscione che i tifosi biancorossi hanno accolto Silvio Berlusconi al debutto al Brianteo, insieme a Adriano Galliani. Alle ore 19 il Cavaliere è entrato nello stadio, dopo un breve tour delle stanze interne e un giro negli spogliatoi, accolto da una vera e propria ovazione. Puntuale come un orologio svizzero per il suo primo fischio di inizio da proprietario del Monza. «Silvio, Silvio» cantano i tremila e oltre cuori biancorossi. Qualcuno si lascia andare ai grandi sogni e inizia a gridare «Serie B. Anzi, portaci in Serie A». La partita inizia, ma nessuno guarda il campo per i primi minuti. Sui distinti ecco lo striscione del Monza Club: «Grazie Nicola! Benvenuti Silvio e Adriano». Gli occhi restano a lungo puntati su Berlusconi: la squadra di Zaffaroni in campo gioca, lotta, soffre, inventa. Ma il popolo del Brianteo preferisce sognare palcoscenici migliori e si coccola quel Berlusconi che ha fatto la storia del calcio dal suo quartier generale di Arcore, a tre chilometri dalle gradinate del Brianteo.

Passano cinque minuti dal fischio di inizio e gli ultras salutano il Cavaliere. A modo loro. Con uno striscione poetico e romantico nello stesso momento. «Benvenuto Silvio. Come Augusto hai preso una società di solidi mattoni. Ora trasformala in marmo. Grazie per il sogno». Con la ‘A’ maiuscola in rosso. Non è finita. Al 16’ è il momento dell’ovazione per l’amministratore delegato, Adriano Galliani, l’anima del progetto a tinte biancorosse. «Bentornato a casa Adriano», scrive la Curva Sud ricordando gli inizi della sua carriera proprio dal Monza. Galliani apprezza, si alza e si regala il boato del Brianteo. Al fianco dell’ad biancorosso c’è un Dario Allevi orgoglioso come non mai: la sua Monza, amata e tifata sportivamente da sempre, mostra il petto con orgoglio di fronte alla nuova proprietà Fininvest. La città e i tifosi sono pronti per sognare.

E lo dimostrano anche all’intervallo, dove il popolo del Brianteo stringe Silvio in un platonico abbraccio che non può che essere una carica per il Cavaliere ad investire in questo Monza, che è già casa sua. Lo testimonia la sciarpa che un tifoso porge a Berlusconi, subito indossata con orgoglio dal patron brianzolo e subito ‘battezzata’ dal gol di Negro a metà ripresa. Il pareggio della Triestina su rigore col «Diablo» Granoche gela i tifosi ma non l’entusiamo. All’uscita, i biancorossi non facevano che chiedersi «chissà se questa è la volta buona per andare in serie A». Un quesito che probabilmente farà arrovellare anche Gigi Marzullo, uno dei tanti volti noti che non si è voluto perdere dal vivo una serata nella quale si è fatta la storia del Monza e della città di Monza.