Fallimento Bames in aula: "Senza giustizia da 9 anni"

A 5 mesi dall’ultima udienza riprende il processo per bancarotta fraudolenta. Gli ex lavoratori in presidio sperano di arrivare a una sentenza entro il 2023

Una delle ultime mobilitazioni

Una delle ultime mobilitazioni

Vimercate (Monza e Brianza) - Riprende giovedì, a quasi cinque mesi dall’ultima udienza, il processo al Tribunale di Monza per il fallimento della Bames. Una "lungaggine" definita "incomprensibile per delle persone comuni che hanno subìto dei torti", è il commento di Gigi Redaelli, l’ex sindacalista che rappresenta gli ex dipendenti di Bames e Sem (ex Celestica), ex Ibm fiore all’occhiello della Silicon Valley brianzola e finita invece per chiudere i battenti nel 2013 lasciando a casa 850 lavoratori. "Se 9 anni vi sembrano pochi... a quando giustizia?", si chiedono gli ex addetti Bames, che si sono costituiti parti civili al processo per bancarotta fraudolenta e che giovedì si riuniranno ancora in presidio davanti alla sede della Provincia di Monza (il processo si tiene nell’auditorium). Al dibattimento sono imputati Vittorio Romano Bartolini (i due figli Selene e Massimo sono stati condannati a 4 anni e 8 mesi in abbreviato e anche al risarcimento per danno morale di 5.000 euro a ognuno dei settanta lavoratori che si erano costituiti parte civile al processo e ora hanno presentato ricorso in appello, la cui udienza non è stata ancora fissata), tre professionisti membri del collegio sindacale e anche l’israeliano Cats Oozi come ex amministratore di Telit Italia.

Sotto accusa un contratto di lease back e un finanziamento con cui Bames ha ottenuto circa 87 milioni di euro. Denaro che, in base alle ricostruzioni della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Monza, è servito per acquistare partecipazioni in altre società e per finanziare altre aziende del Gruppo, mentre Cats Oozi è imputato di avere dissipato 16 milioni di euro ai danni della Bames a favore di Telit Communication attraverso la controllata Telit Wireless Solutions. L’udienza del 24 è destinata ai testimoni della difesa. Le prossime sono fissate al 15 dicembre e 9 febbraio. "Si sperava pur con qualche difficoltà, tra udienze saltate (quest’anno ad ora, su otto udienze previste se ne sono svolte quattro) e conseguente prolungamento dei tempi, si potesse arrivare alla conclusione del processo per la fine dell’anno, purtroppo dobbiamo sperare di poter giungere ad una sentenza nel corso del 2023", conclude amaro Gigi Redaelli.