
Angelo Sticchi Damiani
Monza - Venti milioni di euro in due anni per finanziare investimenti sull’autodromo e altri 5 milioni all’anno fino al 2025 per sostenere i costi di organizzazione del Gran premio d’Italia di Formula Uno. Il tesoretto messo a disposizione di Aci dal ministero dell’Economia e delle finanze è "la concretezza che prima mancava. Un primo passo per mettere il più velocemente possibile insieme la cifra necessaria a tutti gli interventi in autodromo". Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile club d’Italia, conferma di essere "più fiducioso" verso le prossime scadenze e i prossimi appuntamenti che attendono il circuito di Monza, a cominciare dal centenario di quest’anno.
Presidente, qual è la situazione attuale? "I contributi dello Stato sono una svolta importante, un modo per cominciare a realizzare il necessario. E penso che anche Regione Lombardia riuscirà a fare la sua parte per quanto riguarda gli investimenti sull’impianto".
In quali termini? La Regione già garantisce ad Aci 5 milioni all’anno come contributo ordinario per l’organizzazione del Gran premio d’Italia... "Da oggi quella stessa cifra verrà coperta dal ministero dell’Economia (che assegna la stessa cifra anche all’Enzo e Dino Ferrari di Imola, ndr ), quindi Regione potrebbe indirizzare i suoi 5 milioni come quota per i lavori necessari al circuito. E questo permetterebbe di avere una continuità di investimenti nel tempo, un aspetto molto importante per noi".
In attesa della definizione della posizione della Regione, per i lavori in autodromo avete a disposizione 5 milioni quest’anno e altri 15 nel 2023. Cosa è possibile fare in vista dei 100 anni del Tempio della velocità che saranno festeggiato in occasione del Gp di settembre? "Siamo in ritardo, ora noi dovremo correre e siamo pronti a farlo. Speriamo di riuscire a ottenere le autorizzazioni in tempi brevi. Nelle prossime ore faremo un punto con il Comune di Monza, la Sias e il Consorzio Parco e Villa per capire se serve ancora qualcosa. Nel frattempo, però, noi non siamo rimasti fermi. Tutta la progettazione è pronta, abbiamo anche avviato la predisposizione dei bandi di gara (ovviamente subordinati all’ottenimento dei permessi) per partire subito con le assegnazioni dei lavori appena possibile".
Ma quali saranno gli interventi su cui vi concentrerete quest’anno? "La priorità assoluta è la realizzazione dei nuovi sottopassaggi e il rifacimento integrale della pista. Si tratta di due opere strettamente legate perché per i sottopassi sarà necessario tagliare in più punti la pista. E approfitteremo del cantiere anche per allargare il nastro d’asfalto nei punti che non rispondono ai parametri della Federazione internazionale, intervento non obbligato, ma che vogliamo comunque realizzare. E ancora, spero di riuscire a sostituire qualche tribuna con nuove, completamente coperte. Ma, ripeto, la priorità è la pista e i sottopassaggi. Anche perché la nuova pista dovrà essere pronta entro la fine di giugno perché dev’essere omologata due mesi prima del Gran premio. Senza la pista pronta e perfetta non ci può essere il Gp".
Il nuovo anno dell’autodromo, dunque, inizia sotto i migliori auspici... "È, però, necessario far coincidere la tempistica necessaria per i lavori con l’assegnazione delle somme da parte del Ministero".
Sul fronte sportivo, invece, in attesa del calendario ufficiale della stagione, quali e quante possibilità ci sono di rivedere Monza come tappa del Mondiale Rally? "Ci stiamo lavorando, ma non dipende (solo) da noi. La Nuova Zelanda è in forse, noi siamo pronti a confermare la nostra presenza. E questo impegno, così come i due Gran premi di Formula Uno a Monza e Imola che sono blindati con un contratto oltre a tutta l’attività sportiva, sono il merito del lavoro di un’intera struttura, la marcia in più che riesce a mantenere vive e tenere insieme tante passioni".