Studenti sequestrati sul bus, il sindaco di Monza: "Vogliamo autisti puliti"

Dopo il caso del bus sequestrato e bruciato, Dario Allevi scrive all’Agenzia per il Tpl

Il drammatico episodio di San Donato Milanese

Il drammatico episodio di San Donato Milanese

Monza, 24 marzo 2019 - "Un avvenimento drammatico come il sequestro dei 51 studenti sul bus incendiato lungo la Paullese, con l’enorme rischio che ha fatto correre a dei bambini, non si può chiudere così. Ci sono elementi su cui interrogarsi e come amministratore mi sono chiesto cosa si possa fare per prevenire certe situazioni".

Poteva diventare una tragedia ma per Dario Allevi è diventato un monito. Il sindaco di Monza correrà subito ai ripari: sugli autobus cittadini, spiega, dovranno lavorare solo autisti senza macchia. Le società che svolgono un servizio di trasporto pubblico dovranno quindi produrre per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti, il certificato del casellario giudiziale (per le condanne definitive) e i carichi pendenti (per i provvedimenti in corso). Anche Allevi ha voluto esprimere i ringraziamenti "ai bambini per come hanno affrontato quell’esperienza, al piccolo Ramy per il coraggio e la sua chiamata al 112, e quindi ai carabinieri per aver gestito la situazione in modo straordinario, con un’operazione che ha evitato quella che sarebbe potuta diventare una delle più brutte tragedie della storia del nostro Paese". Ma per il primo cittadino di Monza la questione non può finire così. Perché "una delle cose più incredibili di questa vicenda - spiega Allevi - è stato sentire che quell’autista, assegnato a un servizio pubblico e in più usato da giovani studenti, aveva precedenti sia per guida in stato d’ebbrezza sia per violenza sui minori. Com’è possibile che sia accaduto? Che si sia affidata una responsabilità di questo tipo, di guidare un bus per gli studenti, a una persona che aveva manifestato proprio problemi sia per la guida sia verso dei minori?".

I servizi di trasporto pubblico non sono più nelle competenze del Comune e, per quanto riguarda Monza e la Brianza, sono assegnati alla nuova Agenzia regionale dei trasporti che si occupa di un bacino che comprende anche Milano, Lodi e Pavia. È l’Agenzia del trasporto pubblico più grande della Lombardia e "lunedì - annuncia il sindaco - ho intenzione di inviare al suo direttore generale una lettera perché si affronti la questione della prevenzione alla prima assemblea dei soci dell’Agenzia. Chiederò che tutte le società di trasporto a cui saranno assegnati i servizi dei bus sui nostri territori richiedano ai propri autisti almeno il casellario giudiziale: è una precauzione che ora non è obbligatoria per i vecchi dipendenti ma può essere chiesta solo ai neoassunti. Serve controllo almeno su queste cose così evidenti perché non si può mettere al volante di un bus per bambini una persona che ha già avuto problemi proprio con la guida e con i minori".

Il modo con cui applicare la richiesta dovrà essere studiato dai tecnici, ma per la nuova Agenzia regionale si potrà sfruttare l’occasione dei nuovi bandi di assegnazione dei servizi del trasporto previsti per l’anno prossimo. La riorganizzazione del sistema prevede che 2020 si facciano tutte le gare per assegnare i servizi: "Un modo sarebbe quello di richiedere nei bandi, tra i requisiti che le aziende di trasporto devono avere, proprio quello di conoscere il casellario dei propri autisti. È un’idea, ma se ne possono trovare altre ritenute più idonee, ma purché siano applicate".