Aumento infortuni sul lavoro, primato in Brianza

L’allarme lanciato dalla Cisl dopo il report Inail: +64,5% di casi, solo ad aprile 24 denunce al giorno

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Con l’inizio del 2022 c’è stata una ripresa del lavoro ma, allo stesso tempo, sono tornati ad aumentare gli infortuni e il territorio di Monza e Brianza è tra i peggiori in Lombardia per l’impennata di incidenti che hanno coinvolto ai lavoratori. E il territorio targato Mb finisce sul podio della classifica “nera” delle province lombarde per l’andamento peggiore della sicurezza sul lavoro nei primi quattro mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021: +64,5% di infortuni in Brianza nel primo quadrimestre 2022 pari a 3.785 casi, che vale il terzo posto regionale dietro a Milano +78,6% e Brescia +73,4%.

Sono i dati del nuovo report dell’Inail sugli infortuni e le malattie professionali aggiornato al mese di aprile 2022 e diffuso a inizio giugno dalla Cisl Lombardia con i valori regionali e delle 12 province lombarde. Uno studio che evidenzia una rapida crescita generalizzata delle denunce di infortunio rispetto al 2021 ma con situazioni più acute e preoccupanti in un territorio come quello brianzolo dove sia nel confronto mese per mese, sia nel parallelo tra periodi più lunghi, gli aumenti sono sensibili. Le denunce di infortunio in Brianza solo nel mese di aprile 2022 sono state 770, circa 24 al giorno, rispetto alle 535 segnalate nello stesso mese del 2021, mentre il confronto tra quadrimestri indica 3.785 denunce quest’anno contro le 2.301 dell’inizio del 2021. E anche c’è stato anche un caso in più di decesso causato da infortunio sul lavoro portando a 3 morti il bilancio di inizio 2022, rispetto ai 2 dell’anno prima.

La Cisl segnala che la tendenza negativa degli infortuni nel primo quadrimestre è stata registrata pressoché ovunque in Lombardia con un aumento medio del +54,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso ed "è peggiore – si legge in una nota del sindacato – rispetto a quello nazionale, che segna un incremento (+ 48%) sullo stesso quadrimestre dell’anno precedente. È nettamente peggiore perfino rispetto al 2019, prima dell’emergenza Covid". I settori dove si sono registrati più infortuni sono le attività manifatturiere, seguito dal settore dei trasporti e poi quello del commercio all’ingrosso, mentre quello che ha avuto il picco maggiore, con un’impennata del 189% tra l’inizio del 2021 e quello del 2022, riguarda le attività del settore Sanità e Assistenza sociale. Tra il primo quadrimestre 2022 e quello 2021, c’è stato quasi un raddoppio delle denunce degli infortuni accaduti durante il lavoro (44.557 denunce contro le 28.397 del primo quadrimestre 2021) e anche gli infortuni in itinere, quelli che riguardano gli spostamenti per lavoro come il tragitto da o verso casa, sono aumentati del 33,8%.

M.Ag.