Monza, il lastricato è a pezzi: asfalto in piazza Trento

Non regge il passaggio dei bus e tre interventi non hanno risolto i problemi Il bitume sarà posato tra via Zavattari e largo XXV Aprile e sarà colorato

L'ultimo intervento è stato nel 2018

L'ultimo intervento è stato nel 2018

Monza, 10 dicembre 2019 - Torna l’asfalto in piazza Trento e Trieste, lungo il passaggio veicolare tra via Zavattari e largo XXV Aprile: un’operazione che costa mezzo milione di euro e soprattutto butta via i 2,2 milioni di euro pagati per lastricare in pietra di Luserna anche il tratto stradale davanti al liceo Zucchi. Sarà posato un tipo di bitume “estetico” di forma e colore il più uniforme possibile con la pietra chiara della parte pedonale della piazza, ma comunque non sarà la stessa cosa rispetto alla pavimentazione di pregio che finora si è tentato di mantenere nella piazza più grande e frequentata del centro storico. È la soluzione scelta in Comune per mettere fine ai continui problemi che si sono manifestati negli anni alla parte della piazza aperta al passaggio dei veicoli, in particolare dei bus, che fin dalla sua realizzazione nel 2012 non è risultata adeguata, con le lastre di pietra che si sono smosse e rotte, formando buche, avvallamenti e spigoli pericolosi per i pedoni. Oltre anche a compromettere la resa estetica della nuova piazza riqualificata. 

Si è tentato per tre volte, dalla realizzazione dei lavori nel 2012, a riparare il fondo stradale e a sostituire le lastre di pietra rotte, ma senza risolvere il difetto originario de lastricato di pregio non compatibile con il passaggio dei veicoli e dei bus. Nell’ultimo paio d’anni si è tentato con i rattoppi di cemento, ma le colate messe in sostituzione delle lastre di pietra rotte sono brutte e non uniformi, e sono solo rimedi provvisori in attesa di un intervento risolutivo.  

A metà novembre l’Amministrazione comunale ha confermato come soluzione l’asfaltatura dei circa 500 metri tra via Zavattari e largo XXV Aprile e ha stanziato i 500mila euro necessari a realizzare il progetto che prevede l’uso del cosiddetto “asfalto stampato”, un conglomerato di bitume che riprende la forma e il colore delle lastre di pietra. È una scelta funzionale ma che i monzesi pagano cara perché conferma il fallimento del progetto iniziale del Pratum Magnum del 2007 che prevedeva l’intera piazza Trento e gli spazi attorno al municipio lastricati in pietra: proprio per realizzare il secondo lotto del progetto dedicato al tratto veicolare davanti al liceo Zucchi, sono stati spesi 2,2 milioni. Servirono poi 1 anno e 4 mesi di cantiere nel 2012 per consegnare la corsia di 500 metri da via Zavattari all’angolo con piazza Carducci bella come il resto di piazza Trento pedonalizzata e lastricata nel 2009 (dopo 5 anni di lavori), un lavoro che però già pochi mesi dopo essere stato ultimato manifestava i suoi problemi tanto che a novembre 2013 fu eseguito il primo dei tre tentativi di riparazione durato quasi un anno. Nulla ha risolto i difetti, l’anno scorso è stato usato il cemento ma la soluzione sarà l’asfalto che verrà posato all’avvio della bella stagione l’anno prossimo.