Arrivano i rinforzi ma è gioco dell’oca per sistemare i tecnici del Recovery

Carosello di giudici, trasferimenti, new entry e avvicendamenti. Per il processo penale il turn over rischia di ributtare nel caos una situazione appena riavviata. In arrivo un’altra infornata di addetti dell’ufficio del processo

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di Stefania Totaro

Arrivano i rinforzi di personale per la giustizia monzese, ma non basta a riempire la pianta dei magistrati, già al ribasso per la sesta sede giudiziaria in Italia, prevista sulla carta. Mentre è caccia ad un locale adeguato per sistemare la seconda ondata di addetti all’“ufficio del processo“ dei 68 tecnici a tempo determinato pagati grazie ai fondi europei del Recovery Plan, stipati al piano terreno dell’ala destra del Palazzo lasciata libera dal trasloco della Procura dove però da settembre bisognerà sgomberare tutte le stanze per i lavori di ristrutturazione.

Al Tribunale di Monza l’ultimo arrivato è il giudice Carlo Ottone De Marchi, che prestava servizio all’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano e ora è stato assegnato al dibattimento, dove è diventato anche presidente di una delle sezioni penali che si occupano dei processi collegiali. De Marchi ha preso il posto della giudice Sonia Mancini, che ha chiesto ed ottenuto il trasferimento a Milano, ma con lei se ne è andata verso lo stesso lido anche la collega Marta Pollicino, a sua volta giudice del penale, che non è stata ancora sostituita. La new entry all’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Monza è Andrea Giudici, che prestava lo stesso ruolo al Tribunale di Como e che ha preso l’ufficio lasciato dal collega Giovanni Gerosa, che ha voluto trasferirsi al Tribunale di sorveglianza di Milano. Alla Procura di via Solera è invece arrivato il nuovo pm Alessio Rinaldi, che arriva da Alessandria e che ha preso il posto di Rosario Ferracane passato alla Procura milanese. In entrambi i casi questa girandola di magistrati non occupa tutte le caselle dell’organico presenti sulla carta e neanche sufficienti per smaltire l’attività della giustizia monzese.

Per quanto riguarda i processi penali, nonostante il turn over parziale, il rischio è di ributtare nel caos una situazione che in questi settori aveva appena iniziato a riavviarsi dopo che l’anno scorso, in contemporanea, quattro giudici che si occupavano dei processi collegiali e monocratici penali hanno contemporaneamente preso il posto di altrettanti colleghi che avevano lasciato l’ufficio del gip, con un’allerta per i rinvii a lunga data dei processi. Sul fronte del personale amministrativo, invece, l’ultima novità è quella dell’arrivo al Tribunale di Monza, dopo i primi 31, di un’altra infornata di addetti all’“ufficio del processo“ dei totali 68 tecnici a tempo determinato assegnati al palazzo di giustizia di piazza Garibaldi. Dopo i 18 nuovi cancellieri che hanno già preso servizio, provenienti da un concorso in cui si sono cimentati anche molti avvocati sfiancati dalle difficoltà della libera professione, ora sono sbarcati questi giovanissimi che presteranno servizio per un periodo di 2 anni e 7 mesi.

"Sono tutti giovani di livello molto alto, in possesso di laurea specialistica, master o dottorato - spiega la presidente del Tribunale di Monza facente funzioni Patrizia Gallucci, che ha preso il posto lasciato da Laura Cosentini, giunta all’età della pensione, fino alla nomina del nuovo presidente per cui un bando è già in corso - Li abbiamo mandati soprattutto al dibattimento penale e all’ufficio gip, con l’obiettivo di abbattere le pendenze. Altri 2 o 3 verranno divisi per ogni sezione civile, mentre abbiamo creato un gruppo che si occupa di ricerche sulle spese di giustizia, rilevazione statistica e innovazione".