Arrivano i Maneskin: parco chiuso per lo spot

Villa Tittoni blindata tre giorni per la band celebre in tutto il mon impegnata a girare un video top secret lontano dagli sguardi di fan e curiosi

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di Alessandro Crisafulli

"Il Parco comunale di Villa Tittoni sarà chiuso da oggi 27 settembre al 29 settembre compreso". Non proprio il massimo della completezza – volutamente – la comunicazione che martedì i social media manager del Comune di Desio hanno pubblicato sui canali ufficiali. Tutti i cittadini che si sono imbattuti nell’avviso si sono infatti domandati, "ok, ma perchè?". E via di ipotesi. Le più comuni e banali, come già accaduto in passato: qualche pianta caduta? Lavori di manutenzione straordinaria? Pulizie specifiche? Acqua. Fuocherellino, invece, quando è iniziata a circolare la voce di un presunto "spot televisivo". Il mistero è durato per tutti e tre i giorni. Fino a quando ha iniziato a intrufolarsi uno spiffero nella questione che il Comune (sicuramente su richiesta dei diretti protagonisti) ha voluto mantenere top secret: Maneskin. Proprio così, la celebre band romana ormai famosa in tutto il mondo dopo i successi dell’ultimo periodo avrebbe fatto capolino in Brianza per girare un video nello splendido scenario della villa piermariniana e del parco storico. E per tre giorni il parco comunale è rimasto blindato per tutti, tra lo smarrimento e gli interrogativi dei fruitori. Sui vari ingressi, sui cancelli chiusi, è stato affisso un cartello altrettanto criptico: "Si avvisa la cittadinanza che la Villa e il Parco rimarranno chiusi nei giorni 27, 28 e 29 settembre per ragioni tecniche".

E viene citata la deliberazione numero 221 del 22 settembre, anch’essa misteriosa visto che a ieri non era ancora pubblicata sull’albo pretorio online sul sito del Comune. Davanti ai cancelli, dei vigilantes, che hanno regolato il traffico di qualche furgone e diverse macchine delle persone interessate dai lavori. Molti i curiosi che hanno cercato di capire cosa stesse succedendo. Qualche disagio per le tante famiglie che utilizzano regolarmente il parco per tagliare nel tragitto da scuola verso casa e viceversa. E, ovviamente, la necessità di trovare percorsi e aree alternative per i tanti runner e amanti del fitness. Loro, i Maneskin, sarebbero riusciti a passare totalmente inosservati, blindati nella rete di protezione che è stata costruita.