Monza - Se il covid non ci metterà (troppo) lo zampino, il prossimo mese inizieranno le lezioni. Intanto in questi giorni al via i test di valutazione dei ragazzi e l’organizzazione della prima Accademia professionale per persone autistiche. Un progetto unico nel suo genere quello che a breve partirà alla Scuola di agraria del Parco: un progetto pilota a livello nazionale per l’accompagnamento al lavoro dei giovani con disturbo dello spettro autistico. I ragazzi autistici con un’età compresa tra i 16 e i 29 anni verranno "accompagnati" all’inserimento lavorativo. Sotto la guida di un team di professionisti seguiranno un percorso teorico e pratico che li porterà poi direttamente nel mondo del lavoro. Perché quanto appreso sui banchi e nei laboratori lo potranno testare nelle aziende del territorio. Piccole e grandi imprese che, a loro volta, saranno "formate" per accogliere questi lavoratori speciali.
All’AutAcademy i ragazzi verranno seguiti in percorsi di informatica, di cura del verde, di ristorazione e di arte e artigianato. Tutto è nato grazie alla forza di volontà e alla determinazione dei coniugi Perego. Mamma Melissa e papà Matteo avevano provato, senza successo, a far bocciare Alessandro il figlio autistico di 19 anni che frequentava l’ultimo anno del liceo artistico di Giussano. A preoccupare i genitori di Alessandro non erano eventuali lacune nelle materie studiate, quanto l’assenza di quel percorso educativo ponte tra il mondo della scuola e quello del lavoro indispensabile per una persona autistica. Ma a causa del covid Alessandro non era riuscito a farlo. I coniugi Perego avevano portato la loro vicenda personale alla ribalta delle cronache nazionali, dando vita a un progetto di inserimento lavorativo pensato per tutti i ragazzi come Alessandro. Un progetto che ha vinto un bando provinciale e che tra poche settimane prenderà il via.
"Il progetto risponde all’esigenza di orientare i giovani, una volta concluso il percorso di studi, alla valorizzazione delle proprie capacità lavorative e ad offrire un percorso specifico finalizzato all’inserimento lavorativo in realtà aziendali del territorio – commenta l’assessora regionale alla Famiglia Alessandra Locatelli -. Quello raggiunto con l’avvio di questo progetto è un traguardo che ci rende molto orgogliosi: la strada non è stata semplice, ma la collaborazione tra le varie istituzioni - Regione, Governo e Provincia di Monza e Brianza - e la tenacia della famiglia Perego, ci hanno permesso di realizzare un percorso che auspico possa essere replicato anche altrove, per dare a un numero sempre maggiore di giovani la speranza di un futuro migliore". E accanto all’AutAcademy sempre quest’anno a Monza sorgerà il secondo ristorante di Pizzaut, la prima pizzeria in Italia gestita da persone autistiche. Dopo l’apertura del primo locale lo scorso 1 maggio a Cassina de’ Pecchi, Pizzaut bisserà nell’ex area Philips di Monza.