"Apertura quotidiana della Reggia Monza capitale della cultura"

Una cordata di 15 associazioni chiede ai candidati sindaco di pensare ad un turismo di qualità motore economico, con la ristrutturazione delle Ville di delizia e un percorso visite permanenti

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di Cristina Bertolini

Riapertura quotidiana della Villa reale, ristrutturazione delle Ville di delizia del Parco, pianificando un percorso visite permanente per le Ville brianzole ben oltre “Ville aperte“; inserimento di Monza nell’itinerario pucciniano per il 2024 (centenario dell morte di Giacomo Puccini), insomma, valorizzazione della città per poterla candidare a Capitale culturale italiana, per un turismo culturale di qualità, motore economico. Questi alcuni dei progetti che una cordata di 15 associazioni culturali monzesi propongono ai candidati sindaci e soprattutto al futuro assessore alla cultura.

Il tutto raccolto in una lettera che verrà inviata a tutti i candidati sindaci, chiamati poi (loro o loro rappresentanti di lista) a un incontro per presentare in concreto il piano di lavoro con 5 richieste fondamentali, per il prossimo quinquennio. Le associazioni chiedono la costituzione di un Tavolo di lavoro permanente con l’assessorato alla cultura (come esiste per quello ai Servizi sociali) per programmare insieme una serie di eventi.

"Lavoriamo insieme da anni - ricorda Antonetta Carrabs, fondatrice de “La Casa della Poesia“ con un plus valore positivo. Con la presente amministrazione si è verificato uno spiacevole scollamento tra le associazioni e l’assessorato alla cultura che non può esistere". Partecipano alla cordata Mnemosyne, Amici dei musei, Amici dela musica, Associazione ArtU, Coro Anthem, le Associazioni Mazziniana, Rina Sala Gallo, Pro Monza, Centro culturale ricerca, Coro San Biagio, Italia nostra, Casa della poesia, Masci (Movimento scout adulti), Università popolare monzese, Mille Gru.

Hanno già collaudato la collaborazione corale con la serie di eventi “Napoleone apre la Villa“ una trentina di eventi ripetuti in 3 mesi che con i loro 3000 visitatori hanno decretato la serei di eventi con magiore partecipazione nel 2021, come ricorda Ettore Radice, promotore di Mnemosyne. Per questo le associazioni chiedono di poter realizzare insieme all’assessorato una manifestazione annuale con un tema centrale comune, come la serie dedicata a Napoleone, che però possa essere economicamente supportata dall’amministrazione. Il gruppo dei 15 pone l’attenzione sulla valorizzazione della biblioteca civica, ancora come negli anni ‘50 (che non valorizza la ricca tradizione libraria e le raccolte storiche) e delle periferie creando biblioteche di quartiere che sarebbero veri punti di cultura e aggregazione: "La biblioteca di Cederna – ricorda Carrabs – è chiusa da tre anni e non si vede la luce. Il quartiere Sant’Albino la chiede da tempo e si è organizzata con uno scambio di libri settimanale".

Non ultimo tutti ricordano la necessità di ristrutturare il teatro Manzoni, insufficiente ad ospitare grandi eventi, senza più bar e con camerini vetusti. Mancano spazi per la cultura come un auditorium della musica. Lo sa bene Tiziana Gori presidente de Gli amici della musica, che organizza concerti nel piccolo spazio della Sala Maddalena. Da valorizzare per il pubblico e per concerti anche la Chiesa di San Maurizio, quasi sempre chiusa. Monza ha anche un il percorso risorgimentale, come ricorda Gianna Parri (presidente Associazione Mazziniana) con le 3 giornate di Monza e la sua storia.