Da Carate alle baraccopoli di Nairobi, ecco il dottore che cura i bimbi africani

Antonio Melotto trascorre le ferie in Kenya, dove regala un sorriso ai bambini malati

Antonio Melotto è un volontario dell’associazione World Friends Onlus

Antonio Melotto è un volontario dell’associazione World Friends Onlus

Giussano, 12 novembre 2018 - C’è un pizzico di Brianza in World Friends Onlus, l’associazione di volontariato internazionale che opera in Africa. Tra i fondatori del gruppo c’è infatti Antonio Melotto medico ortopedico dell’ospedale di Carate. Dottore conosciutissimo, trascorre le proprie ferie nelle poverissime baraccopoli di Nairobi in Kenya portando un sorriso ai numerosi bambini affetti da patologie ortopediche. Una lunga e bella storia iniziata un quarto di secolo fa quando per la prima volta mise piede in Africa al Tabaka Hospital, dove prestava la sua missione un altro brianzolo, il camilliano renatese Giuseppe Proserpio.

Un viaggio nel continente nero per dare una mano ad un collega. Antonio Melotto opera come volontario in questo avamposto sanitario africano. Generosità e altruismo verso chi ha disperato bisogno di aiuto. E’ uno dei tanti medici impegnati a portare avanti progetti sanitari nei Paesi più poveri del mondo. Medici volontari che, rimboccandosi le maniche e utilizzando spesso i propri quattrini, riescono a tamponare situazioni sanitarie veramente precarie, al limite dell’impossibile. Nei prossimi giorni Melotto partirà per l’ennesimo viaggio in Africa. «Da quando ho iniziato – racconta – non ho mai smesso di pensare a questi piccoli degenti. Ogni volta che ritorno a Nairobi trovo decine e decine di persone che aspettano per farsi operare.

Le condizioni igienico-sanitarie non sono certo le migliori. Il grosso problema riguarda l’Aids, un vero flagello difficile da combattere per la mancanza di una minima profilassi soprattutto nelle zone più decentrate dove molti villaggi sono stati interamente contaminati». Durante la sua permanenza a Nairobi, Antonio Melotto effettua interventi mirati soprattutto a correggere malformazioni, a ricomporre fratture, a sistemare piedi torti e articolazioni. Un impegno che lo porta a restare in sala operatoria per l’intera giornata. «Questo viaggio – ha tenuto a precisare – sarà molto importante perché il 7 dicembre festeggeremo i dieci anni di attività del Ruaraka Uhai Neema Hospital di Nairobi il presidio sanitario che abbiamo praticamente realizzato dal nulla e dotato oggi di diversi reparti destinati soprattutto alla maternità, all’ortopedia e alla fisioterapia. Un ospedale che garantisce l’accesso a servizi sanitari di qualità ai pazienti delle baraccopoli dell’area nord est di Nairobi, realizzando inoltre interventi di medicina preventiva sul territorio e offrendo corsi di aggiornamento e formazione professionale per personale medico e paramedico locale. Ogni anno vi fanno riferimento circa 2.000 mamme che vengono assistite prima, durante e dopo il parto».

«Grazie a World Friends Onlus riusciamo a garantire una assistenza in un territorio dove non ci sono altre strutture sanitarie. Formiamo in Italia anche personale medico e paramedico locale che opera ormai a pieno regime nella struttura dove ogni anno transitano oltre 100mila degenti».